UN SACRARIO A RODOLFO GRAZIANI?
Fascista, colonialista, razzista, collaborazionista dei tedeschi spietato persecutore dei partigiani libici, etiopi e italiani: NO GRAZIE!
Domenica 28 ottobre proiezione del film
Il leone del deserto
di Moustapha Akkad, con Anthony Quinn, Libia, 1980 durata 110 min.
alle ore 17.30, presso la sede di CIRCOL @ perto in via Roma 12.
La proiezione sarà introdotta da Pino SALINETTI, Rete Resistenza valle dell’Aniene, Gabriele MORICONE, Comitato Affile Antifascista, Ernesto NASSI, A.N.P.I. di Roma e Provincia.
Nel 1911-12 l’Italia occupa la Libia. Ma la popolazione araba si oppone alla colonizzazione e lotta per riconquistare la propria indipedenza. Il film narra il tentativo di liberazione della Cirenaica guidato tra il 1929 e il 1931 da Omar Al Mukhtar, capo della Resistenza libica. Il tentativo fallisce anche per la spietata campagna di repressione condotta da Graziani, a cui la gente e i guerriglieri beduini diedero il nomignolo di “macellaio”.
Il film, prodotto dalla Libia nel 1980, per quasi 30 anni non è stato fatto circolare nelle sale cinematografiche italiane. Non è stato neppure doppiato in italiano. Le nostre autorità erano preoccupate che le scene sui crimini di guerra dell’esercito fascista di Graziani potessero incrinare l’immagine degli “italiani brava gente”. Come si è cercato di nascondere le leggi e le persecuzioni razziali in Italia, così ci è stata nascosta la verità sugli orrori del colonialismo italiano in Eritrea, Somalia, Libia, isole del Dodecaneso, Etiopia, Albania.
E’ ora di conoscere e di fare i conti con il nostro passato colonialista e con personaggi come Graziani. Egli non è “un cittadino illustre” del Comune di Affile, né ”un soldato” da onorare e proporre ad esempio ai giovani. Graziani fu un esponente di rilievo del regime fascista di cui fece proprie la tirannia, il razzismo, la crudeltà, che applicò contro altri popoli e contro il suo popolo. Un uomo da conoscere per non seguirne l’esempio.
CIRCOL@perto sostiene la campagna per:
• chiedere la revoca del contributo regionale al Comune di Affile per la costruzione del sacrario a Rodolfo Graziani
• demolire tale sacrario ed erigere al suo posto un monumento ai cittadini di Affile e della valle dell’Aniene vittime del nazifascismo
Fascista, colonialista, razzista, collaborazionista dei tedeschi spietato persecutore dei partigiani libici, etiopi e italiani: NO GRAZIE!
Domenica 28 ottobre proiezione del film
Il leone del deserto
di Moustapha Akkad, con Anthony Quinn, Libia, 1980 durata 110 min.
alle ore 17.30, presso la sede di CIRCOL @ perto in via Roma 12.
La proiezione sarà introdotta da Pino SALINETTI, Rete Resistenza valle dell’Aniene, Gabriele MORICONE, Comitato Affile Antifascista, Ernesto NASSI, A.N.P.I. di Roma e Provincia.
Nel 1911-12 l’Italia occupa la Libia. Ma la popolazione araba si oppone alla colonizzazione e lotta per riconquistare la propria indipedenza. Il film narra il tentativo di liberazione della Cirenaica guidato tra il 1929 e il 1931 da Omar Al Mukhtar, capo della Resistenza libica. Il tentativo fallisce anche per la spietata campagna di repressione condotta da Graziani, a cui la gente e i guerriglieri beduini diedero il nomignolo di “macellaio”.
Il film, prodotto dalla Libia nel 1980, per quasi 30 anni non è stato fatto circolare nelle sale cinematografiche italiane. Non è stato neppure doppiato in italiano. Le nostre autorità erano preoccupate che le scene sui crimini di guerra dell’esercito fascista di Graziani potessero incrinare l’immagine degli “italiani brava gente”. Come si è cercato di nascondere le leggi e le persecuzioni razziali in Italia, così ci è stata nascosta la verità sugli orrori del colonialismo italiano in Eritrea, Somalia, Libia, isole del Dodecaneso, Etiopia, Albania.
E’ ora di conoscere e di fare i conti con il nostro passato colonialista e con personaggi come Graziani. Egli non è “un cittadino illustre” del Comune di Affile, né ”un soldato” da onorare e proporre ad esempio ai giovani. Graziani fu un esponente di rilievo del regime fascista di cui fece proprie la tirannia, il razzismo, la crudeltà, che applicò contro altri popoli e contro il suo popolo. Un uomo da conoscere per non seguirne l’esempio.
CIRCOL@perto sostiene la campagna per:
• chiedere la revoca del contributo regionale al Comune di Affile per la costruzione del sacrario a Rodolfo Graziani
• demolire tale sacrario ed erigere al suo posto un monumento ai cittadini di Affile e della valle dell’Aniene vittime del nazifascismo