Sabato 24 novembre 2018 alle ore 17:30, presso la Chiesa Evangelica Valdese di Colleferro, corso Filippo Turati 45, per un incontro con Mauro Biani vignettista, e non solo, per discutere a partire dalle sue vignette e dal suo libro “Tracce migranti”, di migrazioni e accoglienza. Dialogheranno con Mauro Biani, Massimo Aquilante, pastore della Chiesa Evangelica Valdese di Colleferro, Claudio Graziano, responsabile immigrazione e welfare dell’Arci di Roma, Amalia Perfetti, presidente della sezione Anpi di Colleferro “La Staffetta Partigiana” e Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro.
Mauro Biani, romano, è vignettista, illustratore, scultore, educatore professionale con ragazzi diversamente abilimentali presso un Centro specializzato. Attualmente è vignettista per “Il Manifesto” e “L’Espresso”.
Il libro “Tracce migranti. Vignette clandestine e grafica antirazzista”, racconta il razzismo, la fuga, le migrazioni, il dolore di chi fugge, la non integrazione con lo sguardo indignato e inconfondibile di chi ha deciso di non accettare tutto questo e di raccontare anche la speranza, scrive infatti lo stesso Biani nell'introduzione:
“Questo è un libro che celebra la speranza.
“Sei pazzo? È pieno di tragedia!”
Non allarmarti. Non c’è tragedia, qui, ma solo la sua rappresentazione. Questo libro è una cronologia storica delle stragi, dell’indifferenza, dei distinguo. Rileggerli tutti di fila - come ho fatto anche io, nell'atto della selezione, tra le centinaia che ho rappresentato - è un’esperienza emotiva forte, ma rimanda a una visione complessiva di quello che è stata, di quello che è la migrazione, il movimento delle persone, frenato da muri di mare, di filo spinato e di ignoranza. Però camminare significa avere la speranza di sopravvivere, di migliorare la propria esistenza, di immaginare un futuro nonostante tutto, anche quando le situazioni sono le più sfavorevoli e i rischi sono i più grandi. Questo ci dicono e ci insegnano queste migliaia di persone. Questa è la vera ricchezza di chi con coraggio insegue la speranza mettendo in gioco la propria stessa esistenza.”
“Sei pazzo? È pieno di tragedia!”
Non allarmarti. Non c’è tragedia, qui, ma solo la sua rappresentazione. Questo libro è una cronologia storica delle stragi, dell’indifferenza, dei distinguo. Rileggerli tutti di fila - come ho fatto anche io, nell'atto della selezione, tra le centinaia che ho rappresentato - è un’esperienza emotiva forte, ma rimanda a una visione complessiva di quello che è stata, di quello che è la migrazione, il movimento delle persone, frenato da muri di mare, di filo spinato e di ignoranza. Però camminare significa avere la speranza di sopravvivere, di migliorare la propria esistenza, di immaginare un futuro nonostante tutto, anche quando le situazioni sono le più sfavorevoli e i rischi sono i più grandi. Questo ci dicono e ci insegnano queste migliaia di persone. Questa è la vera ricchezza di chi con coraggio insegue la speranza mettendo in gioco la propria stessa esistenza.”
“Tracce migranti”, che non è solo un libro di vignette, ci permetterà di affrontare una discussione che speriamo propositiva e di “speranza” anche per la nostra comunità.
Ringraziamo per la collaborazione la Libreria Catena C&C.
Vi aspettiamo numeros*!