Il 23 marzo p.v. grande giornata di attività per l’organizzazione neofascista forza nuova: a Roma vorrebbero contestare il presidente cinese Xi Jinping, il quale, abituato a manifestazioni numericamente proporzionali al popolo che governa probabilmente neanche si accorgerà di quelle poche decine di persone che lo contestano non si capisce poi bene il motivo. Poi nel pomeriggio fn intende manifestare contro il sindaco Montino, forse per la vaga assonanza tra Cina e Fiumicino. Quindi, ad una certa ora, quando la fame comincerà a farsi sentire, i militanti potranno ascoltare una “conferenza” sui 100 anni di "rivoluzione", che dalle bettole di Milano arriva fino ad un ristorante di Ostia davanti a un piatto di manicaretti e un bicchiere di vino. In mezzo un ventennio di dittatura, guerre di conquista, crimini contro l’umanità, bombe, stragi, aggressioni, razzismo, sessismo, stupri…
Il comitato provinciale dell’ANPI di Roma protesta innanzi tutto per le eventuali autorizzazioni concesse a manifestare ad una organizzazione fascista fuori dall’arco costituzionale, che dovrebbe essere sciolta in virtù della Costituzione e delle leggi in vigore e ne chiede naturalmente la revoca. Chiama le Istituzioni a vigilare affinché qualora vengano commessi ulteriori reati gli stessi vengano perseguiti d’ufficio, soprattutto quelli previsti dalle Leggi Scelba e Mancino.