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31 marzo 2019: pedalata sui luoghi della memoria in ricordo delle donne della Resistenza

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Domenica 31 Marzo 2019
Staffetta Partigiana
I edizione - Dedicata a Tina Costa



Pedalata sui luoghi della memoria in ricordo delle donne della Resistenza

Le tappe :

 ore 9,00 Porta San Paolo - Battaglia dell'8 settembre;

Ponte di Ferro, le donne uccise per aver osato assaltare i forni;

Via Rasella, Carla Capponi;

Viale Giulio Cesare, Teresa Gullace;

Ponte Milvio, pista ciclabile dedicata alle donne della Resistenza romana;

Regina Coeli: Marcella Ficca Monaco organizza l'evasione di Pertini, Saragat e altri 5 prigionieri.



"È fatto divieto assoluto di circolare con le biciclette anche portate a mano entro il perimetro della città."

Così recitava un bando durante i mesi della resistenza. Molti altri comparvero successivamente nelle principali città italiane vietando la circolazione delle biciclette, minacciando l’arresto per l’utilizzo di quello che veniva ritenuto un potenziale strumento di “terrorismo”, un sovversivo mezzo di resistenza civile. E la bicicletta era davvero pericolosamente sovversiva: durante la resistenza partigiana fu un mezzo fondamentale per trasportare documenti e ordini tra le brigate e per coordinare e compiere azioni.

Nelle memorie di partigiane e partigiani il riferimento alle loro bici è frequente: il comandante dei Gap Giovanni Pesce, scrive parlando della sua bicicletta “era come l’aria che respiravo, un mezzo indispensabile per muovermi in modo rapido in ogni frangente”, nel suo libro Marina Addis Saba definiva la bicicletta un simbolo di libertà, soprattutto femminile: “Si pedala col vento tra i capelli. Si osserva il paesaggio che scorre veloce, si respira a pieni polmoni, si incontra ogni genere di persone. Si rischia, la staffetta lo sa perfettamente, e questo fa parte della libertà e della scelta che la giovane ha compiuto”. Imprevedibilmente “sovversiva”, la bicicletta era già stata in passato oggetto di divieti come quello messo in atto dal generale Bava Beccaris durante la sanguinosa repressione dei moti popolari milanesi del maggio 1898, il generale fece affiggere manifesti che decretava il divieto nell’intera provincia di Milano della «circolazione delle Biciclette, Tricicli e Tandems e simili mezzi di locomozione». La bicicletta strumento di lotta e libertà, alleata dei rivoltosi, strumento in grado di permettere veloce movimento e comunicazione andava fermata.

È per rendere onore a queste memorie che le vie della città si riempiranno di biciclette.  Bicicletta e resistenza, partendo da questo binomio l'Anpi provinciale di Roma in collaborazione con Fiab-Roma Ruotalibera, Non una di meno, Bike4City, VediRomaInBici hanno organizzato questo evento per la giornata del 31 Marzo

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