Il comitato provinciale dell’ANPI di Roma, con la sezione ANPI VI Municipio “Nascimben”
esprime forte condanna per quanto successo a Torre Maura, dove poche decine di abitanti
del quartiere, presto coadiuvate da fascisti vari, hanno inscenato proteste, compiuto
gesti di pura crudeltà e cattiveria nonché atti di vandalismo bell’e buono contro il trasferimento
di una sessantina di persone di etnia rom nel centro di accoglienza di Via dei Codirossoni.
Il disagio che vive Torre Maura non è causato dal centro d’accoglienza, ma dai mali che
affliggono ogni periferia della Capitale: abbandono da parte delle Istituzioni, assenza di
strutture pubbliche degne di questo nome, disoccupazione, isolamento dal resto della città,
dispersione scolastica.
La soluzione adottata dalle Autorità è insoddisfacente, sposta semplicemente il “problema”
da un’altra parte. I problemi rimangono tutti, per i cittadini delle periferie, per i reietti, per la
società.
Quanto ai fascisti che prontamente sono accorsi per fomentare ancor più gli animi,
li si lascia liberi di spargere il loro veleno in un terreno già duramente compromesso.
Per loro pretendiamo dalle autorità competenti l’applicazione rigorosa della Costituzione,
delle leggi Scelba e Mancino, nonché delle leggi previste per sobillazione, la violenza
e gli atti di vandalismo.
esprime forte condanna per quanto successo a Torre Maura, dove poche decine di abitanti
del quartiere, presto coadiuvate da fascisti vari, hanno inscenato proteste, compiuto
gesti di pura crudeltà e cattiveria nonché atti di vandalismo bell’e buono contro il trasferimento
di una sessantina di persone di etnia rom nel centro di accoglienza di Via dei Codirossoni.
Il disagio che vive Torre Maura non è causato dal centro d’accoglienza, ma dai mali che
affliggono ogni periferia della Capitale: abbandono da parte delle Istituzioni, assenza di
strutture pubbliche degne di questo nome, disoccupazione, isolamento dal resto della città,
dispersione scolastica.
La soluzione adottata dalle Autorità è insoddisfacente, sposta semplicemente il “problema”
da un’altra parte. I problemi rimangono tutti, per i cittadini delle periferie, per i reietti, per la
società.
Quanto ai fascisti che prontamente sono accorsi per fomentare ancor più gli animi,
li si lascia liberi di spargere il loro veleno in un terreno già duramente compromesso.
Per loro pretendiamo dalle autorità competenti l’applicazione rigorosa della Costituzione,
delle leggi Scelba e Mancino, nonché delle leggi previste per sobillazione, la violenza
e gli atti di vandalismo.