PROGRAMMA
Ore 10:00 Parco dei caduti del 19 luglio 1943
Deposizione delle corone di alloro ai caduti alla presenza della Sindaca di Roma, Virginia Raggi, del Presidente del II Municipio, Francesca Del Bello e del Presidente dell'ANPI di Roma e Provincia, Fabrizio De Santis
Sarà presente il partigiano Nando Cavaterra
Ore 11:30 Casa della Partecipazione
Inaugurazione mostra sulle Leggi razziali "Mai indifferenti".
Ore 18:30 -21:30 Campo Benedetto XV - Cavalieri di Colombo
"Finché vita non ci separi – in ricordo di Tina Costa”- 3° edizione TORNEO di calcio a 5 femminile per l’autodeterminazione delle donne contro il femminicidio e le violenze di genere.
Ore 19:00 – 20:30 Nuovo Cinema Palazzo
Dibattito “Vivere (in)degnamente: dai lager nazisti ai campi di concentramento dei migranti in Libia -
A cento anni dalla nascita di Primo Levi”
Coordina:
Milvia Spadi, giornalista
Intervengono:
Bruno Tobia, storico
Giulia Crescini avvocata ASGI
Lucia Gennari attivista Mediterranea
Ore 20:30 Cena in Piazza dei Sanniti
a cura dell'Osteria Senza Nome
Ore 22.00 Piazza dei Sanniti
Partenza della fiaccolata per le vie del quartiere con soste in luoghi simbolici (interventi musicali e contributi dedicati alle nuove Resistenze nel mondo)
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CADONO LE BOMBE A SAN LORENZO
Come ogni 19 luglio San Lorenzo si appresta a ricordare uno degli avvenimenti che ha segnato di più la storia del quartiere e degli abitanti della città. Un giorno importante per rafforzare la memoria e il desiderio di lotta del quartiere che ancora resiste, e che si oppone al fascismo al razzismo ed al sessismo
Ma nel ricordare le bombe che a San Lorenzo uccisero e distrussero non possiamo non guardare a chi, 75 anni dopo quelle del 19 luglio 1943, continua a morire nei troppi conflitti armati ancora in corso, essere solidali con quanti oggi, come allora nella San Lorenzo devastata, si ritrovano sotto le bombe costretti ad abbandonare la casa e, ora sempre più spesso, a intraprendere viaggi difficili e pericolosi per fuggire alla morte, in balia di trafficanti, di guardie di confine e di leggi disumane.
Perché il regime fascista fu responsabile delle distruzioni di un tempo, perché i nuovi fascismi rinnovano l’odio e fomentano nuove guerre.
Perché il razzismo distingue tra “noi” e “loro” individuando il nemico da distruggere prima negli “stranieri” (nemici per eccellenza nelle retoriche belliciste), poi nei “sovversivi”, quindi in chi si oppone, critica e ostacola i disegni di potere.
Perché il sessismo patriarcale è il fattore che unifica davvero, ad ogni latitudine e longitudine, il militarismo, lo spirito guerriero e il desiderio di dominio che li genera.
Perché solo un mondo senza confini, nazioni e eserciti sarà davvero libero e sicuro.
Per queste ragioni, anche quest’anno, in occasione del settantacinquesimo anniversario del bombardamento, San Lorenzo vuole mostrarsi viva e resistente, scendere ancora una volta per le strade e dimostrare che per quanto si cerchi di cancellare la memoria e dei mattoni e ripulire i muri e le coscienze, quelle delle persone rimangono sempre vive e resistenti.
Resisti, ricorda, libera!