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9 ottobre 2019 - Il Ribelle - proiezione del film sul mitico Guido Picelli nel 130° anniversario della nascita

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GUIDO PICELLI
130° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

9 OTTOBRE 2019 ORE 18,00

CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via di S. Francesco di Sales, 5
ROMA


Introduce Fabrizio De Sanctis, presidente dell’ANPI ROMA

Interviene Giancarlo Bocchi, autore del film “Il Ribelle”

Chi era l’uomo di cui il fascismo aveva tanta paura? L’antifascista che “terrorizzava” Mussolini? Il comandante degli Arditi del popolo che sconfisse per primo i fascisti durante la battaglia di Parma dell’agosto del 1922 e che, al comando del Battaglione Garibaldi dei volontari internazionali, ottenne la prima vittoria repubblicana sul Fronte di Madrid nel gennaio del 1937?
Guido Picelli nasce a Parma il pomeriggio del 9 ottobre del 1889.  
La prima apparizione pubblica di Guido Picelli avviene in teatro nel primo decennio del secolo scorso, ma presto il giovane attore “dagli occhi magnetici e dai baffetti all’americana”, che recita con il più importante attore dell’epoca, Ermete Zacconi, abbandona il palcoscenico per scenari più grandiosi e pericolosi, nel cuore pulsante dell’eterna guerra tra popoli e oppressori. Gli bastano pochi anni, dopo essere stato decorato durante la Prima guerra mondiale per le sue azioni coraggiose e umanitarie, e più di un’impresa memorabile da sindacalista unitario, da fondatore delle “Guardie rosse” nemico delle guerre coloniali, da deputato tirato fuori di galera nel 1921 con un plebiscito popolare, per indossare le vesti dell’eroe popolare, nobile, audace e beffardo. “Come la luce e l’aria, l’idee di libertà e uguaglianza penetrano ovunque e nessuna forza può contenerle…” scrive Guido Picelli.
È lui nel ’22 a guidare a Parma, da capo politico e militare, la prima vittoriosa battaglia in Europa contro il fascismo. Poche centinaia di suoi “Arditi del popolo”, uomini male armati, comunisti, popolari, anarchici, repubblicani e socialisti, misero in fuga oltre diecimila fascisti guidati da Italo Balbo. Fu una vittoria sorprendente, ottenuta grazie ad un capolavoro politico di Picelli, l’invenzione del “Fronte unico” di tutte le forze antifasciste, antesignano della futura linea politica dei “Fronti popolari”. È lui ha lottare con tutte le sue forze, dopo la marcia fascista su Roma, per convincere i partiti democratici all’insurrezione militare contro il fascismo. È lui a inalberare, il 1° maggio del 1924, un enorme drappo rosso su Montecitorio per ridicolizzare Mussolini che aveva soppresso la Festa dei lavoratori. È lui che su indicazioni di Gramsci cerca segretamente di costruire una struttura insurrezionale clandestinasfuggendo ai numerosi agguati mortali fascisti. È Picelli che dopo cinque anni di galera e di confino, giunto in Francia viene arrestato ed espulso per la sua attività di antifascista e rivoluzionario. Dopo essere stato espulso anche dal Belgio per aver aiutato e solidarizzato con i minatori in sciopero, giunto URSS viene emarginato, perseguitato dagli stalinisti. Scampato alla deportazione, giunge in Spagna, dove al comando del Battaglione Garibaldi dei volontari italiani della Brigate Internazionali, ottiene a Mirabueno la prima vittoria repubblicana sul fronte di Madrid.
Picelli aveva dimostrato sul campo, da Parma a Madrid, che la sua strategia coraggiosa e unitaria contro il fascismo era tutt’altro che un’ipotesi irreale, ma quattro giorni dopo la vittoria di Mirabueno una pallottola senza nome lo fulmina colpendolo alle spalle all’altezza del cuore.
Prima di morire, Guido Picelli, lascia a suoi uomini e alle generazione future un insegnamento: “La storia non si ferma, essa si compie malgrado tutto… ciò che deve cadere cada, ciò che deve nascere nasca. Sbarrate il corso di un fiume ed avrete l’inondazione, sbarrate l’avvenire ed avrete la rivoluzione “



ORE 18.30 PROIEZIONE SPECIALE DEL FILM

IL RIBELLE
Guido Picelli un eroe scomodo

di Giancarlo Bocchi

 "Un Che Guevara italiano troppo ribelle per Stalin. Guido Picelli, maestro di guerriglia urbana, dalle barricate di Parma alla Guerra di Spagna." 
(Gianantonio Orrighi, La Stampa)

 “Frutto di molti anni di lavoro, ricerche e scoperte negli archivi il Ribelle è dunque la prima biografia sul Che Guevara che terrorizzò Mussolini”
(Roberto Silvestri, il manifesto)

“La vita e la passione dell’eroe delle barricate di Parma rivive
nell’appassionato documentario di Giancarlo Bocchi”
(Gabriella Gallozzi, l’Unità)


“Il Ribelle” è un film sorprendete e avventuroso, la biografia composta di film e documenti inediti “del Che Guevara italiano che terrorizzava Mussolini e troppo ribelle per Stalin”, del comunista democratico che ha combattuto più di ogni altro il fascismo, ma anche i “piccoli uomini che tengono divise le masse in nome dei loro interessi personali”.
Con le voci di Valerio Mastandrea e Francesco Pannofino, il film “il Ribelle”, presentato con successo in diverse capitali europee, in 72 minuti di immagini, racconta per la prima volta l’avventura umana e politica di Guido Picelli da quelle più ardenti e battagliere a quelle più intime e confidenziali, cucite da un unico filo rosso fatto di coraggio, amore per la verità e per la giustizia sociale. Una vera e propria riscoperta di azioni, documenti e filmati, risultato di oltre tre anni di lavoro, d’intense ricerche negli archivi russi, italiani, francesi, spagnoli, statunitensi, sul più strenuo combattente italiano per la libertà che si oppose a ogni forma di totalitarismo, la cui morte avvenuta in Spagna è rimasta fino ad ora avvolta nel mistero.



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