Antifascista e confinato politico delle Fornaci, Troiani Bernardino venne arrestato, dalla polizia italiana, l’ultima volta, il 19 Dicembre 1943 e rinchiuso nel Carcere di Regina Coeli. Da li, il 4 Gennaio del 1944, fu trasportato alla Stazione Tiburtina, caricato sul convoglio delle Ferrovie Italiane n. 64155, scortato da poliziotti italiani e, insieme ad altri 319 reclusi prelevati dal Carcere romano, deportato nel Campo di Concentramento e sterminio di Mauthausen. Successivamente trasferito nel Sottocampo di Ebensee, Troiani verrà trovato ancora in vita al momento della liberazione del Campo, avvenuta il 6 Maggio del 1945.Quella che verrà istallata il prossimo 14 Gennaio è la sesta ‘pietra d’inciampo’ che la Sezione posa dal momento della sua costituzione, in memoria degli antifascisti delle Fornaci. Con questo atto, attraverso il ricordo di uno di loro, vogliamo fare memoria di quel “trasporto” del 4 Gennaio ’44 - che fu il primo “trasporto” di deportati politici italiani, interamente gestito dalla Polizia italiana – e di tutti gli antifascisti che si sono battuti, durante la Resistenza e la Lotta di Liberazione Nazionale antinazifascista, per affermare valori e principi che ritroviamo, pienamente, nella Costituzione della Repubblica Italiana che da quella lotta ha preso origine e vigore.
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14 gennaio 2019 - sez. Aurelio - Cavalleggeri: posa di una pietra d'inciampo per Bernardino Troiani
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