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Channel: ANPI Provinciale di Roma
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Il 25 marzo del 1927 nasceva la partigiana Tina Anselmi, madre del Servizio Sanitario Nazionale e non solo

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Libertà, diritti e uguaglianza sono i valori che Tina Anselmi persegue negli ambiti della società che più l’hanno vista in campo cioè lavoro e sociale. 

Queste lotte hanno tutte un denominatore comune, uno sfondo in cui si inseriscono: la questione femminile. Con la risposta alla domanda sulla donna nella società si contribuisce concretamente al suo sviluppo in senso democratico, l’unico sistema in cui quegli ideali che ha maturato nel corso della sua vita si possono esprimere al meglio. Alla democrazia bisogna contribuire difendendola da chi la minaccia e impegnandosi continuamente affinché non si indebolisca diventando vulnerabile. Per la democrazia Anselmi combatte nella Resistenza assieme ad altre donne ed è in prima linea per la sua effettiva realizzazione in Italia subito dopo la guerra. Il sindacato rappresenta lo spazio dove perseguire i propri ideali soprattutto per quel che riguarda il ruolo della donna nel lavoro, quindi nella società. Gli incarichi che assume in Parlamento, dalle prime commissioni di cui è membro, passando per il ministero del Lavoro e infine con l’inchiesta sulla P2, e le leggi alle quali il suo nome si lega, in particolare la legge sulla parità di trattamento tra uomo e donna sul lavoro, sono il compimento degli ideali che ha maturato attraverso la sua passione politica.

Nata a Castelfranco Veneto (Treviso) il 25 marzo 1927, insegnante, sindacalista, esponente della DC, più volte ministro.

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