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Auguri di inizio anno di Fabrizio De Sanctis, presidente dell'ANPI provinciale di Roma

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Carissime compagne e carissimi compagni dell’ANPI,

l’anno che va terminando è stato veramente duro per tutti e la nostra Associazione non fa eccezione.

Quest’anno abbiamo perso tante compagne e tanti compagni preziosi, a cominciare dalla nostra presidente nazionale, l’on. Carla Nespolo e con lei tanti partigiani, da ultime le compagne Lidia Menapace e Gianna Radiconcini. Purtroppo quella contro il tempo che passa è l’unica battaglia che l’ANPI non può combattere e i partigiani iscritti non sono ormai molti più di duemila in tutta Italia.

Eppure di fronte a qualsiasi dolore il nostro lavoro deve continuare e così non posso che ringraziarvi per il tanto lavoro svolto e i tanti risultati conseguiti nelle difficili condizioni del 2020.

L’anno che passa ci consegna ad un bivio che è anche un’occasione storica. O la pandemia da covid 19 ci porterà in un domani fatto di diritti e di giustizia sociale, alla realizzazione del disegno di giustizia sociale portato dai principi della Costituzione repubblicana, oppure quello che abbiamo davanti a noi è un disastro sociale di proporzioni storiche, sul quale pascoleranno i parassiti dell’estrema destra italiana e del fascismo internazionale.

I nostri compiti si fanno pertanto più stringenti, nelle scuole e nelle università come nelle piazze e nel web. È in gioco infatti la stessa sopravvivenza delle Istituzioni repubblicane come le abbiamo conosciute per decenni. Non potrà semplicemente tornarsi indietro e riprendere la vita di prima della pandemia. Questa gravissima crisi sanitaria, economica e sociale ha messo a nudo tutte le falle del nostro sistema, tutti i ritardi nell’attuazione dei principi costituzionali, aggravando le povertà, le ingiustizie, le difficoltà del lavoro, della condizione femminile e di quella giovanile.

Eppure è proprio ora che necessita il nostro intervento culturale e politico per un profondo cambiamento del nostro paese e dell’Europa unita nell’UE.

La nostra Associazione venne fondata il 6 giugno 1944, nel pieno dei combattimenti della Seconda Guerra Mondiale e si è portata nel terzo millennio grazie alla lungimiranza dei partigiani che hanno voluto che essa non morisse ma continuasse la sua opera per un’Italia diversa da quella del regime fascista e diversa dall’attuale. Per questo aprirono l’Associazione al contributo dei non partigiani, perché la sua lotta per le libertà nel nostro paese non cessasse e per questo si sono dedicati negli ultimi 30 anni anche al futuro dell’Associazione, il cui destino è ormai nelle mani dei giovani.

Portiamo quindi tutti insieme la responsabilità non solo della vita dell’Associazione ma del perseguimento dei suoi scopi, che proponiamo a tutti mentre lottiamo per essi.

L’anno che verrà sarà un altro anno molto duro, abbiamo le armi contro la pandemia sanitaria e dovremo vigilare che siano per tutti, ma non abbiamo ancora impugnato quelle contro la crisi economica che il covid ha aggravato. Esse armi sono ancora negli ideali della Resistenza, nei principi che Essa consacrò nella Costituzione.

Parafrasando ciò che amava dire la nostra cara compagna Tina Costa, che quest’anno non abbiamo potuto onorare come avremmo voluto, abbiamo il futuro dalla nostra parte, perché siamo tanti e non abbiamo torto.

Vi auguro un nuovo anno pieno di felicità e di soddisfazioni, come donne e uomini dell’ANPI lo meritate, senza riserve, perché un altro anno è passato e con la testimonianza e l’opera collettiva che l’Associazione rappresenta, avete rafforzato l’antifascismo.

Buon anno!

Il Presidente dell’ANPI provinciale di Roma Fabrizio De Sanctis




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