Il 20 febbraio, ci ha lasciato Gianni Ferrara, personalità insigne del costituzionalismo italiano e professore emerito dell’Università Sapienza di Roma.
Il ‘nostro’ Professore spiccava per la lucidità, la chiarezza e la fermezza con cui si esprimeva scientificamente e per i modi sempre umanamente appaganti con cui si rapportava agli altri. Qualità che percepivano con forza tutti, anche fuori dal contesto accademico, grazie alla sua mai cessata militanza civica per la piena affermazione nel nostro Paese della democrazia costituzionale fondata sull’antifascismo. Giurista profondo, ma mai ridondante, lucidamente critico e pienamente consapevole e calato nel tempo presente. Pensando sempre anche al futuro, Ferrara ho posto al centro del suo impegno la necessità di far comprendere ed apprezzare il valore prescrittivo della nostra Carta costituzionale.
Credendo che questo decisivo e delicato obiettivo stia guidando anche l’ANPI nei tempi non facili che stiamo vivendo, ne ha condiviso sempre pienamente le battaglie culturali e le iniziative pubbliche e non ha mai mancato, anche tramite le occasioni che la nostra associazione gli ha offerto, di lanciare l’allarme sui “frettolosi” processi riformatori che rischiano di ridurre irrimediabilmente gli spazi della democrazia.
Fino all’ultimo, ha spiegato a tutti noi i rischi che derivano da operazioni senza scrupoli sul sistema elettorale, in particolare se mettono in discussione il principio dell’uguaglianza del voto, e ha messo in luce i danni che producono i tentativi di revisionare la Carta, se intaccano l’equilibrio stesso tra prima e seconda parte della Costituzione, ossia tra principi che fondano la nostra forma di Stato, le garanzie dei diritti di libertà e la struttura e le funzioni delle istituzioni pubbliche al loro esclusivo servizio.
Ci mancherà sempre e molto
Paola Marsocci comitato provinciale ANPI di Roma