APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI DELLA RESISTENZA E DELL'ANTIFASCISMO
PER LA MANIFESTAZIONE DEL 25 APRILE A ROMA
Il 25 aprile del 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori occupati dai nazifascisti, che provocò il crollo del regime fascista e la definitiva sconfitta militare del nazifascismo con la Liberazione del paese. Grazie al ruolo decisivo della Resistenza l'Italia, a differenza della Germania e del Giappone, potè dotarsi autonomamente di un proprio regime costituzionale, ispirato ai principi dell'antifascismo, che covando sotto le ceneri della clandestinità, dell'esilio, della prigionia e del confino, potè sfociare nel grande movimento militare e popolare, politico e culturale, che fu la Resistenza italiana, inserita nell'ambito del più vasto movimento internazionale di lotta al nazifascismo ed all'imperialismo giapponese.
A 78 anni di distanza dalla Liberazione dal nazifascismo, quando ancora non può dirsi conclusa la lotta intrapresa sulla strada aperta dalla Resistenza, per la completa attuazione dei principi fondamentali portati dalla nostra Costituzione, abbiamo dovuto assistere, da parte di alcuni rappresentanti delle istituzioni, alla nuova propalazione delle vecchie menzogne che hanno nutrito nei decenni il vilipendio della Resistenza ed i tentativi mai sopiti di sovvertimento dell'ordine costituzionale. Ci riferiamo in particolare agli attacchi portati alla Resistenza romana e alle mistificazioni sulla strage delle Fosse Ardeatine.
Per tale motivo, le Associazioni romane dell'antifascismo e della Resistenza, nel fare proprio l'appello per il 25 aprile dei propri organismi nazionali e nel chiamare alla più larga mobilitazione i propri concittadini e le proprie concittadine, intendono ribadire l'indimenticabile valore delle partigiane e dei partigiani che a Roma colpirono il nemico ogni giorno ed ogni notte dei nove mesi di occupazione nazifascista. In una città stretta nella morsa della fame, straziata e martirizzata da stragi, deportazioni, rastrellamenti, fucilazioni, torture indicibili, il suo popolo non aspettò che qualcuno potesse arrivare a regalargli la Libertà, ma lottò dal centro alla periferia, dalla provincia alle borgate di allora, coi dirigenti dell'antifascismo, coi suoi giovani, con le sue donne, con un movimento popolare e capillare nel quale lottavano anche i bambini.
Quando in città finalmente giunsero le truppe alleate il popolo di Roma le accolse festante ma a testa alta, perché aveva combattuto valorosamente, contando i propri caduti.
Quando il 23 marzo del 1944 i Gap centrali di Roma sbaragliarono, per la terza volta, un battaglione nazista in pieno giorno e in pieno centro, destarono l'ammirazione di tutte e di tutti i combattenti, di ogni sincero antifascista, incoraggiando il popolo alla lotta. Lo stesso comandante delle truppe alleate ebbe parole di grande ammirazione e lo Stato che ne nacque riconobbe ai protagonisti le più alte onorificenze militari. La strage delle Fosse Ardeatine non è invece neanche qualificabile come rappresaglia, neanche ai sensi del codice penale militare tedesco dell'epoca. Essa fu un barbaro eccidio di innocenti, partigiani, ebrei, antifascisti italiani e stranieri, eseguito con cieca crudeltà.
La storia non può essere riscritta da chi nutre sentimenti di nostalgia per il suo periodo più buio.
Viva quindi e sempre la Città di Roma Medaglia d'Oro al Valor Militare per i fatti della Resistenza
Viva le partigiane e i partigiani
A Carla, a Lucia, a Sasà, a Mario, alle loro compagne e ai loro compagni. Onore ai Gap!
Per ricordare l'insurrezione vittoriosa delle formazioni partigiane e la definitiva Liberazione d'Italia dal nazifascismo
Per l'impegno quotidiano contro vecchi e nuovi fascismi
Per la PACE, la GIUSTIZIA SOCIALE, l'UGUAGLIANZA, il LAVORO
Per l'applicazione della COSTITUZIONE nata dalla Resistenza
25 APRILE 2023 CORTEO ORE 10,00 DA LARGO BOMPIANI A PORTA SAN PAOLO
ANPI – ANED - ANEI – ANFIM - ANPC - ANPPIA - FIAP