Un nostalgico del fascismo che scrive e canta brani inneggianti al Duce in concerti con saluti romani e che in passato ha dichiarato di essere favorevole all'abolizione della festa del 25 Aprile non può rappresentare la comunicazione ufficiale della Regione Lazio.
Esprimiamo la nostra profonda indignazione per la nomina di Marcello De Angelis, presso la Regione Lazio, come responsabile della comunicazione istituzionale del presidente Francesco Rocca.
Marcello De Angelis è stato militante del "Fronte della Gioventù" e di "Lotta Studentesca", con l'ex Nar Luigi Ciavardini (condannato in via definitiva per la strage di Bologna) ha fondato "Terza Posizione".
Arrestato a Londra nel 1989 e detenuto per tre mesi nel carcere di massima sicurezza di Brixton, nello stesso anno De Angelis è tornato in Italia e si è costituito, venendo condannato a 5 anni e mezzo di carcere per associazione sovversiva e banda armata. Tornato libero si è dedicato, tra altre cose, alla scrittura di canzoni nostalgiche, inneggianti al fascismo e al duce. Basta fare una ricerca in rete per scoprire che fino a pochi anni fa De Angelis si esibiva come cantante e frontman del gruppo 270 bis ( il nome fa riferimento al reato di terrorismo ed eversione) in concerti che finivano per divenire raduni di militanti dell'estrema destra, con tanto di saluti romani e slogan fascisti, per propagandare e fare apologia del Ventennio e della dittatura di Benito Mussonili. Ci sorprende che nessuno si sia preoccupato di verificare questi aspetti che caratterizzano da sempre la figura politica dell'ex direttore del Secolo d'Italia ed ex parlamentare, che non sono conciliabili con una funzione pubblica, retribuita con 110mila euro all'anno, con soldi di tutti i cittadini del Lazio.
Un nostalgico del fascismo non può rappresentare le istituzioni democratiche, nate dalla Resistenza e dall'antifascismo. Per questo chiediamo al presidente Rocca l'immediata revoca della nomina all'ex terrorista De Angelis.
La presidenza ANPI - Comitato provinciale di Roma
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Revoca immediata dell'incarico conferito a Marcello De Angelis
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