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22 gennaio 1944: lo sbarco di Anzio

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Nella notte del 22 gennaio 1944, le truppe statunitensi e britanniche del VI Corpo al comando del maggior generale John Lucas sbarcarono lungo la costa tirrenica antistante gli abitati delle cittadine di Anzio e Nettuno, dando il via all'Operazione "Shingle". Il piano prevedeva di alleviare la pressione tedesca sul fronte di Cassino, ove erano schierate la V Armata statunitense e l'VIII Armata britannica, tramite il consolidamento di una testa di ponte che avrebbe permesso alla forza da sbarco di puntare sui Colli Albani e di impedire così la ritirata delle forze tedesche a seguito del previsto sfondamento della Linea Gustav, ove già da alcuni giorni le truppe alleate avevano messo in atto una violenta offensiva. In concomitanza con lo sbarco, ritenuta ormai imminente la liberazione di Roma, si era considerevolmente intensificata l'attività di guerriglia delle formazioni partigiane della capitale coadiuvate dalla Giunta militare tripartita, formata da rappresentanti del Partito Comunista, del Partito Socialista e del Partito d'Azione.
La prudenza di Lucas, unitamente all'esito sfavorevole dell'offensiva alleata a Cassino, fecero sì che i 50.000 uomini e 5000 veicoli del corpo da sbarco alleato, disposti lungo una testa di ponte lunga 25 chilometri e profonda 11, divenissero bersaglio dei violenti attacchi aerei della Luftwaffe e dei cannoneggiamenti dei potenti cannoni ferroviari 28 cm K5 (E) dislocati lungo la linea Ciampino - Frascati, ribattezzati "Anzio Express" ed "Anzio Annie". Applicato immediatamente il dispositivo di reazione ad un eventuale sbarco, noto con il nome in codice di "Fall Richard" ("Piano Richard"), Kesselring fece rapidamente affluire ad Anzio un corpo d'armata aviotrasportato, un intero corpo d'armata corazzato (il LXXVI Panzerkorps) e quattro divisioni di fanteria ben riposate, cui si unirono in seguito anche reparti della Repubblica di Salò. Il fronte, nonostante esigui successi degli Alleati, rimase in una condizione di stallo fino al maggio successivo, quando a seguito dello sfondamento della Gustav e della ritirata tedesca fu possibile avanzare su Roma, liberata infine il 4 giugno 1944.

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