70 ANNI FA LA RESISTENZA A ROMA
Al Righi si conclude il progetto che ha visto coinvolti anche i licei Avogadro, Azzarita, Giulio Cesare e Tasso. Mercoledì 4 giugno 2014, ore 10.30 via Boncompagni 22
Lectio magistralis Prof. Valerio Onida
Presidente Emerito della Corte Costituzionale
“Essere fedele ai valori della Costituzione, oggi”
Come essere fedeli ai valori della Costituzione oggi. Si chiude su questa riflessione il percorso di studio sulla Resistenza, nei nove mesi dell’occupazione nazifascista di Roma. Insieme ai ragazzi dei licei romani, per riscoprire la storia e ricordare la lotta per la conquista della libertà.
“La storia siamo noi. La storia sono i ragazzi che la conoscono e la costruiscono, che la studiano e la ricordano per avere uno sguardo dritto e aperto sul futuro”. Così la Presidenza della Sezione ANPI Musu Regard che in questi mesi ha seguito il progetto in tanti licei romani.
“Quello che ci costituisce è la Resistenza. Questa consapevolezza è diventata solida certezza nei ragazzi con cui abbiamo deciso di approfondire la storia dei nove mesi dell’occupazione nazifascista di Roma –dichiarano i docenti referenti del progetto– Abbiamo riscoperto insieme quale straordinaria ricchezza sia l’impegno corale di una comunità che, combattendo per la libertà, è stata capace di costruire un dialogo basato sul rispetto e sul confronto tra forze di diverso orientamento, riuscendo ad affermare gli interessi generali su quelli di parte”.
Entusiasti dell’esperienza anche gli studenti: “Oggi sentiamo tutti la responsabilità che ci deriva della conoscenza – affermano. “ Dobbiamo proseguire nello studio e nella ricerca, avversando i tentativi revisionistici che sviliscono il significato della Resistenza o ne calunniano la memoria, sulla base di pseudo rivelazioni storiografiche. Come ricordava Calamandrei, la Resistenza non è un partito, ma un’esperienza inclusiva per l’affermazione dei diritti e della democrazia”.
“Crediamo che i valori della Resistenza siano sempre attuali – concludono gli esponenti dell’ANPI – la nostra Carta è l’unico elemento identitario forte. Valorizzare gli eventi e i protagonisti della lotta partigiana per la libertà a Roma è dichiararci, ancora e sempre, di sana e robusta Costituzione. Ricordare, insieme ai ragazzi, che l’80% della forza combattente della Resistenza era fatta da giovani, vuol dire far ritrovare, a tutti i noi, il sapore della libertà”.
Al Righi si conclude il progetto che ha visto coinvolti anche i licei Avogadro, Azzarita, Giulio Cesare e Tasso. Mercoledì 4 giugno 2014, ore 10.30 via Boncompagni 22
Lectio magistralis Prof. Valerio Onida
Presidente Emerito della Corte Costituzionale
“Essere fedele ai valori della Costituzione, oggi”
Come essere fedeli ai valori della Costituzione oggi. Si chiude su questa riflessione il percorso di studio sulla Resistenza, nei nove mesi dell’occupazione nazifascista di Roma. Insieme ai ragazzi dei licei romani, per riscoprire la storia e ricordare la lotta per la conquista della libertà.
“La storia siamo noi. La storia sono i ragazzi che la conoscono e la costruiscono, che la studiano e la ricordano per avere uno sguardo dritto e aperto sul futuro”. Così la Presidenza della Sezione ANPI Musu Regard che in questi mesi ha seguito il progetto in tanti licei romani.
“Quello che ci costituisce è la Resistenza. Questa consapevolezza è diventata solida certezza nei ragazzi con cui abbiamo deciso di approfondire la storia dei nove mesi dell’occupazione nazifascista di Roma –dichiarano i docenti referenti del progetto– Abbiamo riscoperto insieme quale straordinaria ricchezza sia l’impegno corale di una comunità che, combattendo per la libertà, è stata capace di costruire un dialogo basato sul rispetto e sul confronto tra forze di diverso orientamento, riuscendo ad affermare gli interessi generali su quelli di parte”.
Entusiasti dell’esperienza anche gli studenti: “Oggi sentiamo tutti la responsabilità che ci deriva della conoscenza – affermano. “ Dobbiamo proseguire nello studio e nella ricerca, avversando i tentativi revisionistici che sviliscono il significato della Resistenza o ne calunniano la memoria, sulla base di pseudo rivelazioni storiografiche. Come ricordava Calamandrei, la Resistenza non è un partito, ma un’esperienza inclusiva per l’affermazione dei diritti e della democrazia”.
“Crediamo che i valori della Resistenza siano sempre attuali – concludono gli esponenti dell’ANPI – la nostra Carta è l’unico elemento identitario forte. Valorizzare gli eventi e i protagonisti della lotta partigiana per la libertà a Roma è dichiararci, ancora e sempre, di sana e robusta Costituzione. Ricordare, insieme ai ragazzi, che l’80% della forza combattente della Resistenza era fatta da giovani, vuol dire far ritrovare, a tutti i noi, il sapore della libertà”.