L'ANPI di Roma esprime il proprio orrore e la propria condanna per il rapimento e l'uccisione dei tre ragazzi ebrei in Cisgiordania avvenuto pochi giorni fa. Altrettanto grande è il dolore e la deplorazione provata per l'uccisione del giovane palestinese avvenuta a Jenin nel corso di un raid in un campo profughi da parte delle truppe israeliane ed il recente rapimento ed uccisione di un 16enne palestinese ritrovato morto nei boschi vicino a Gerusalemme.
Auspichiamo che i colpevoli di tutti i crimini vengano consegnati alla giustizia e che la ragione abbia il sopravvento sulla violenza. Rivolgiamo un appello alle parti sane e meno oltranziste del popolo ebraico e di quello palestinese perchè alzino forte la loro voce, affermando le ragioni della pace e della solidarietà tra i popoli.
I gravi episodi di cronaca avvenuti a Roma in questi giorni, che hanno come sfondo il conflitto israelo-palestinese, ci ricordano come sia veloce a propagandarsi il virus letale dell'odio e dell'intolleranza, capace di portar fuori dal proprio confine geografico il dramma di una terra martoriata ed il dolore di due popoli che non riescono a trovare la via della pace.
Che i costruttori della pace e del dialogo possano riprendere il loro cammino e che mai più un padre e una madre debbano piangere un figlio ucciso dall'odio.