Casa della Memoria – 15 settembre 2014 ore 17.00: presentazione libro
"I precursori. Volontariato democratico italiano nella guerra contro l'Austria: repubblicani, radicali, socialisti riformisti anarchici e massoni" Annales edizioni.
Ne parlano Ernesto Nassi (presidente ANPI di Roma) e il Colonnello Antonino Zarcone, autore del libro. Iniziativa a cura dell’ANPI di Roma
“Io, antimilitarista, sono qui a combattere, con la spada, l’ultima battaglia contro il militarismo”.
Alessandro Lurgo (volontario garibaldino)
“Desiderare la grandezza del proprio paese è desiderare il male dei propri vicini. Chi volesse che la propria patria non fosse mai né più grande né più piccola, né più ricca né più povera, sarebbe cittadino dell'universo”.
François-Marie Arouet - Voltaire (filosofo, storico. scrittore)
La sera del 29 luglio 1914 il gruppo di volontari repubblicani parte da Roma in treno alla spicciolata per dare nell’occhio il meno possibile e si dirige a Bari nel tentativo di imbarcarsi. Qui il tentativo non riesce a causa della sorveglianza messa in atto dalla polizia italiana già preavvisata del loro arrivo. Da Bari il gruppo si sposta a Brindisi dove il 1° agosto, eludendo la sorveglianza riesce ad imbarcarsi clandestinamente sul vapore greco “Minxhae”. I sette non hanno molti soldi ed essi non intendono chiedere aiuto a nessuno.
In alto mare il gruppo viene scoperto, il Comandante sembra mostrare simpatia alla loro causa, tuttavia sono invitati a pagare il biglietto per il passaggio della nave, per non essere consegnati alle autorità di polizia del porto di sbarco. Il 3 agosto i sette giungono al Pireo ed il successivo giorno 4 ad Atene dove ottengono dalle autorità Serbe un lasciapassare per recarsi in Serbia. Ricevono anche l'offerta di denaro; rifiutato perché i volontari fanno presente di non essere mercenari e che preferiscono proseguire a proprie spese. Il 5 agosto il gruppo prende il treno per Alcadia quindi il 6 giunge a Salonicco.
Il giorno 7 i volontari ripartono per Nisch, dove arrivano il giorno successivo. Qui le autorità concedono il passaggio per Kraguijevac, che viene raggiunto il 9 agosto. Raggiunta la destinazione i sette spediscono alcune cartoline ricordo, su cui appongono le sette firme. Su una di queste inviata agli amici di Marino scrivono la frase “Morituri te salutant” che sintetizza le loro intenzioni e costituisce il loro pensiero politico .
Anche Mario Corvisieri spedisce una cartolina da Kraguijevac con cui avverte di essere giunto in territorio serbo senza aver incontrato molte difficoltà ed annota “alla vigilia di una campagna serissima ti salutiamo fraternamente”.
Testi tratti dal volume di Antonino Zarcone edito salla ANNALES Edizioni
"I precursori. Volontariato democratico italiano nella guerra contro l'Austria: repubblicani, radicali, socialisti riformisti, anarchici e massoni."
con Prefazione di Annita Garibaldi Jallet
"I precursori. Volontariato democratico italiano nella guerra contro l'Austria: repubblicani, radicali, socialisti riformisti anarchici e massoni" Annales edizioni.
Ne parlano Ernesto Nassi (presidente ANPI di Roma) e il Colonnello Antonino Zarcone, autore del libro. Iniziativa a cura dell’ANPI di Roma
“Io, antimilitarista, sono qui a combattere, con la spada, l’ultima battaglia contro il militarismo”.
Alessandro Lurgo (volontario garibaldino)
“Desiderare la grandezza del proprio paese è desiderare il male dei propri vicini. Chi volesse che la propria patria non fosse mai né più grande né più piccola, né più ricca né più povera, sarebbe cittadino dell'universo”.
François-Marie Arouet - Voltaire (filosofo, storico. scrittore)
La sera del 29 luglio 1914 il gruppo di volontari repubblicani parte da Roma in treno alla spicciolata per dare nell’occhio il meno possibile e si dirige a Bari nel tentativo di imbarcarsi. Qui il tentativo non riesce a causa della sorveglianza messa in atto dalla polizia italiana già preavvisata del loro arrivo. Da Bari il gruppo si sposta a Brindisi dove il 1° agosto, eludendo la sorveglianza riesce ad imbarcarsi clandestinamente sul vapore greco “Minxhae”. I sette non hanno molti soldi ed essi non intendono chiedere aiuto a nessuno.
In alto mare il gruppo viene scoperto, il Comandante sembra mostrare simpatia alla loro causa, tuttavia sono invitati a pagare il biglietto per il passaggio della nave, per non essere consegnati alle autorità di polizia del porto di sbarco. Il 3 agosto i sette giungono al Pireo ed il successivo giorno 4 ad Atene dove ottengono dalle autorità Serbe un lasciapassare per recarsi in Serbia. Ricevono anche l'offerta di denaro; rifiutato perché i volontari fanno presente di non essere mercenari e che preferiscono proseguire a proprie spese. Il 5 agosto il gruppo prende il treno per Alcadia quindi il 6 giunge a Salonicco.
Il giorno 7 i volontari ripartono per Nisch, dove arrivano il giorno successivo. Qui le autorità concedono il passaggio per Kraguijevac, che viene raggiunto il 9 agosto. Raggiunta la destinazione i sette spediscono alcune cartoline ricordo, su cui appongono le sette firme. Su una di queste inviata agli amici di Marino scrivono la frase “Morituri te salutant” che sintetizza le loro intenzioni e costituisce il loro pensiero politico .
Anche Mario Corvisieri spedisce una cartolina da Kraguijevac con cui avverte di essere giunto in territorio serbo senza aver incontrato molte difficoltà ed annota “alla vigilia di una campagna serissima ti salutiamo fraternamente”.
Testi tratti dal volume di Antonino Zarcone edito salla ANNALES Edizioni
"I precursori. Volontariato democratico italiano nella guerra contro l'Austria: repubblicani, radicali, socialisti riformisti, anarchici e massoni."
con Prefazione di Annita Garibaldi Jallet