Questa è la lettera, un po' tagliata rispetto all'originale, pubblicata su La Repubblica del 30 maggio 2015 in risposta ad Augias (vedi immagini)
LA BRIGATA EBRAICA E LA LIBERAZIONE
Ernesto Nassi Pr. Anpi Provinciale di Roma
SCRIVO a proposito della mancata partecipazione della comunità ebraica e dei rappresentanti della Brigata Ebraica alla festa per la Liberazione celebrata a Roma a Porta San Paolo. La comunità ebraica, la Brigata Ebraica e l`Aned sono stati invitati più volte e anche dal presidente nazionale dell`Anpi, Carlo Smuraglia. Nessuno ha impedito loro di partecipare. Il 25 aprile da Porta San Paolo ho richiamato il grande contributo ed il sacrificio in vite umane che gli ebrei, dentro e fuori la Brigata Ebraica, hanno dato per il nostro paese rendendo loro omaggio. I loro simboli e i loro rappresentanti avevano tutto il diritto di essere presenti, e di intervenire, accanto alle partigiane ed ai partigiani e a tutti quelli che hanno partecipato alla Guerra di Liberazione.
Testo originale:
Caro Augias, ho letto con interesse la lettera della signora Marisa Tol – pubblicata il 28 aprile dal titolo ‘La memoria negata’ - in merito alla mancata partecipazione della comunità ebraica e dei rappresentanti della Brigata Ebraica alla festa per la Liberazione celebrata a Roma a Porta San Paolo. Ma ho letto con stupore la conclusione della sua risposta, peraltro impeccabile dal punto di vista storico, nella quale cita lo stralcio della lettera di un altro lettore: ”A Roma gli ebrei non hanno potuto partecipare alla commemorazione. Un gesto odioso che infanga la memoria…”. Ebbene, il titolo e questa conclusione alimentano un grande equivoco su una polemica tutta esterna all’ANPI: la comunità ebraica, la Brigata Ebraica e l’ANED hanno ritenuto di non partecipare. Sono stati invitati più volte anche tramite interviste, comunicati stampa e dichiarazioni pubbliche e fino alla fine speravamo in un loro ripensamento. Invito ripetuto anche dal Presidente nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia. Nessuno ha impedito loro di partecipare. Il 25 aprile da Porta San Paolo ho richiamato il grande contributo ed il sacrificio in vite umane che gli ebrei, dentro e fuori la Brigata Ebraica, hanno dato per il nostro paese rendendo loro omaggio. I loro simboli e i loro rappresentanti avevano tutto il diritto di essere presenti, e di intervenire, accanto alle partigiane ed ai partigiani e a tutti quelli che hanno partecipato alla Guerra di Liberazione.”
LA BRIGATA EBRAICA E LA LIBERAZIONE
Ernesto Nassi Pr. Anpi Provinciale di Roma
SCRIVO a proposito della mancata partecipazione della comunità ebraica e dei rappresentanti della Brigata Ebraica alla festa per la Liberazione celebrata a Roma a Porta San Paolo. La comunità ebraica, la Brigata Ebraica e l`Aned sono stati invitati più volte e anche dal presidente nazionale dell`Anpi, Carlo Smuraglia. Nessuno ha impedito loro di partecipare. Il 25 aprile da Porta San Paolo ho richiamato il grande contributo ed il sacrificio in vite umane che gli ebrei, dentro e fuori la Brigata Ebraica, hanno dato per il nostro paese rendendo loro omaggio. I loro simboli e i loro rappresentanti avevano tutto il diritto di essere presenti, e di intervenire, accanto alle partigiane ed ai partigiani e a tutti quelli che hanno partecipato alla Guerra di Liberazione.
Testo originale:
Caro Augias, ho letto con interesse la lettera della signora Marisa Tol – pubblicata il 28 aprile dal titolo ‘La memoria negata’ - in merito alla mancata partecipazione della comunità ebraica e dei rappresentanti della Brigata Ebraica alla festa per la Liberazione celebrata a Roma a Porta San Paolo. Ma ho letto con stupore la conclusione della sua risposta, peraltro impeccabile dal punto di vista storico, nella quale cita lo stralcio della lettera di un altro lettore: ”A Roma gli ebrei non hanno potuto partecipare alla commemorazione. Un gesto odioso che infanga la memoria…”. Ebbene, il titolo e questa conclusione alimentano un grande equivoco su una polemica tutta esterna all’ANPI: la comunità ebraica, la Brigata Ebraica e l’ANED hanno ritenuto di non partecipare. Sono stati invitati più volte anche tramite interviste, comunicati stampa e dichiarazioni pubbliche e fino alla fine speravamo in un loro ripensamento. Invito ripetuto anche dal Presidente nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia. Nessuno ha impedito loro di partecipare. Il 25 aprile da Porta San Paolo ho richiamato il grande contributo ed il sacrificio in vite umane che gli ebrei, dentro e fuori la Brigata Ebraica, hanno dato per il nostro paese rendendo loro omaggio. I loro simboli e i loro rappresentanti avevano tutto il diritto di essere presenti, e di intervenire, accanto alle partigiane ed ai partigiani e a tutti quelli che hanno partecipato alla Guerra di Liberazione.”