La sezione ANPI Aurelio Cavalleggeri 'Galliano Tabarrini', riprende l'attività presentando il prossimo 15 Settembre alle ore 19,00, presso la Camera del Lavoro CGIL Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo (P.zza S. Giovanni B. De La Salle 3/a, 2° piano – Roma) il volume di Mario Avagliano e Marco Palmieri:
“Gli Internati Militari Italiani”, diari e lettere dai lager nazisti (1943-1945) - Einaudi
L’8 Settembre prossimo ricorrerà il 72° Anniversario dell’annuncio dell’Armistizio “corto”, firmato a Cassibile (SR) cinque giorni prima. Si tratta di una data cruciale per la Storia del nostro Paese che non ha significato solo la disgregazione delle autorità di governo (Casa Savoia in testa), ma anche l’inizio della Resistenza armata al nazifascismo.
Una parte importante in questo Movimento di popolo l’hanno avuta i molti militari che hanno deciso di combattere contro i tedeschi ed i fascisti, formando - o andando a fare parte di - Bande Partigiane armate. Ma importante – e per molto tempo taciuto o dimenticato - è stato anche l’apporto che al Movimento di Resistenza hanno dato gli oltre 750.000 militari italiani (IMI) che i tedeschi avevano rastrellato – dopo l’8 Settembre 1943 – e deportato in Campi di Raccolta e/o di sterminio. Il loro netto rifiuto di schierarsi a fianco dei nazisti e dei fascisti, anche se non ha dato luogo ad azioni armate, è stato importante perché deciso e condotto in situazioni di pesante costrizione, attraverso la detenzione forzata, e di pericolo per la propria vita
Il lavoro di Avagliano e Palmieri ha raccolto e sistematizzato molte testimonianze scritte “a caldo” da questi militari, inquadrandole nel contesto storico nel quale hanno avuto origine e discuterne insieme ad uno degli autori ci è sembrato un modo non usuale e giusto per ricordare l’8 Settembre del ’43 e tutto quello che questa data ha significato per il riscatto democratico del nostro Paese.
Abbiamo già avuto il piacere di ospitare Mario Avagliano, per la presentazione del suo “Di pura razza Italiana” e certamente quella del 15 Settembre prossimo sarà una serata interessante non solo per “fare memoria” di alcuni fatti, ma soprattutto per capire ed apprezzare la forza e la tenacia di chi ha voluto, attraverso il proprio “No!”, affermare e rivendicare quella dignità che tedeschi e fascisti avevano pensato fosse possibile – e facile – togliere loro.
“Gli Internati Militari Italiani”, diari e lettere dai lager nazisti (1943-1945) - Einaudi
L’8 Settembre prossimo ricorrerà il 72° Anniversario dell’annuncio dell’Armistizio “corto”, firmato a Cassibile (SR) cinque giorni prima. Si tratta di una data cruciale per la Storia del nostro Paese che non ha significato solo la disgregazione delle autorità di governo (Casa Savoia in testa), ma anche l’inizio della Resistenza armata al nazifascismo.
Una parte importante in questo Movimento di popolo l’hanno avuta i molti militari che hanno deciso di combattere contro i tedeschi ed i fascisti, formando - o andando a fare parte di - Bande Partigiane armate. Ma importante – e per molto tempo taciuto o dimenticato - è stato anche l’apporto che al Movimento di Resistenza hanno dato gli oltre 750.000 militari italiani (IMI) che i tedeschi avevano rastrellato – dopo l’8 Settembre 1943 – e deportato in Campi di Raccolta e/o di sterminio. Il loro netto rifiuto di schierarsi a fianco dei nazisti e dei fascisti, anche se non ha dato luogo ad azioni armate, è stato importante perché deciso e condotto in situazioni di pesante costrizione, attraverso la detenzione forzata, e di pericolo per la propria vita
Il lavoro di Avagliano e Palmieri ha raccolto e sistematizzato molte testimonianze scritte “a caldo” da questi militari, inquadrandole nel contesto storico nel quale hanno avuto origine e discuterne insieme ad uno degli autori ci è sembrato un modo non usuale e giusto per ricordare l’8 Settembre del ’43 e tutto quello che questa data ha significato per il riscatto democratico del nostro Paese.
Abbiamo già avuto il piacere di ospitare Mario Avagliano, per la presentazione del suo “Di pura razza Italiana” e certamente quella del 15 Settembre prossimo sarà una serata interessante non solo per “fare memoria” di alcuni fatti, ma soprattutto per capire ed apprezzare la forza e la tenacia di chi ha voluto, attraverso il proprio “No!”, affermare e rivendicare quella dignità che tedeschi e fascisti avevano pensato fosse possibile – e facile – togliere loro.