Critiche dell’Associazione dei
Partigiani all’apposizione di un cippo
in memoria dell'eccidio delle foibe in Piazza Dalmazia. Foibe, Anpi Roma: il
Comune di Roma usa la Memoria a scopi elettorali e senza spirito di verità
storica.
“Il Comune di Roma ancora una volta persegue una politica della Memoria di parte e solo a scopi elettorali, senza onestà intellettuale e senza spirito di verità storica”. Così il presidente dell’Anpi di Roma, Vito Francesco Polcaro, commenta l’annuncio dell’apposizione, il giorno venerdì 22 febbraio, di un cippo in memoria dell'eccidio delle foibe in Piazza Dalmazia.
“Ricordare le foibe e l’esodo di migliaia di italiani dall’Istria e dalla
Dalmazia è giusto e doveroso, ma non abbiamo visto altrettanta sollecitudine e
passione civile da parte dell’amministrazione Alemanno nel celebrare la
Resistenza e il sacrificio per la libertà e la democrazia pagato con la vita o
con la deportazione da decine di migliaia di partigiani. Anzi, il sindaco e la
sua giunta si sono distinti in questi anni per strizzare l’occhio ai movimenti
neofascisti, come Casa Pound e Forza Nuova”.
“Le foibe costituiscono una pagina drammatica della nostra storia. La
violenza dei titini nei confronti dei nostri connazionali va certamente deprecata
e condannata, ma com’è noto la storiografia è ancora al lavoro per ricostruire
tutta la vicenda e il numero esatto delle vittime (comunque gravissimo ma
enormemente inferiore rispetto alle cifre che sono state fatte). Ma,
soprattutto, non si può parlare delle foibe a senso unico, senza ricordare
anche i precedenti crimini di guerra e le violenze (fisiche e morali) ai danni
della popolazione civile compiute dai fascisti e dalle truppe italiane di
occupazione in Jugoslavia”.