Oggi 17 maggio si celebra la Giornata Mondiale di contrasto e prevenzione dell'omofobia, e delle fobie verso bisessuali e transgender.
L'ANPI, attenta alla difesa delle libertà costituzionali, improntate a principi di promozione, realizzazione e valorizzazione delle aspirazioni di ogni persona umana, sia singolarmente che nelle formazioni sociali cui è partecipe, è da sempre vicina alle comunità omosessuali, condividendone l'impegno civile e denunciando quei comportamenti di offesa e aggressione a singoli o ad associazioni come un'offesa intollerabile all'intera comunità civile.
Anche per questi motivi l'Anpi di Roma nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Prefetto per chiedere di vietare la manifestazione di Casapond del 21 maggio prossimo.
In linea con i suoi valori antifascisti e con il dettato costituzionale, al XVI Congresso nazionale dell’Anpi appena concluso a Rimini, la lotta all’omofobia e alle discriminazioni sono stati considerati come un’articolazione dell’antifascismo di oggi e sono stati inseriti nel documento politico.
Purtroppo in tutta Italia continuano a verificarsi episodi di intolleranza e violenza nei confronti di gay, lesbiche e transessuali, non ultima quella avvenuta a Roma il 13 maggio scorso: un blitz nelle sedi del Gay Center e del PD di Testaccio ad opera di esponenti di Forza Nuova. Violenze e intolleranze che pongono con allarme l'urgenza di una riflessione e di una tutela maggiore della libertà delle persone più deboli della nostra società.
La vicenda dei diecimila omosessuali nei campi di concentramento, contrassegnati prima dal bracciale giallo e quindi dal triangolo rosa, è stata superata dall'umanità ma non dimenticata. Il sacrificio di quei martiri si pone in comunità con tutti i martiri della Resistenza e della Guerra di Liberazione a monito per il futuro e a magistero del progresso delle nuove generazioni.
L'ANPI di Roma esprime la totale solidarietà alle vittime delle discriminazioni omofobe, e si augura che tutta la società, dai cittadini alle istituzioni, lottino e si adoperino per il pieno raggiungimento della parità di diritti, a prescindere dal genere e dall'orientamento sessuale.
L'ANPI, attenta alla difesa delle libertà costituzionali, improntate a principi di promozione, realizzazione e valorizzazione delle aspirazioni di ogni persona umana, sia singolarmente che nelle formazioni sociali cui è partecipe, è da sempre vicina alle comunità omosessuali, condividendone l'impegno civile e denunciando quei comportamenti di offesa e aggressione a singoli o ad associazioni come un'offesa intollerabile all'intera comunità civile.
Anche per questi motivi l'Anpi di Roma nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Prefetto per chiedere di vietare la manifestazione di Casapond del 21 maggio prossimo.
In linea con i suoi valori antifascisti e con il dettato costituzionale, al XVI Congresso nazionale dell’Anpi appena concluso a Rimini, la lotta all’omofobia e alle discriminazioni sono stati considerati come un’articolazione dell’antifascismo di oggi e sono stati inseriti nel documento politico.
Purtroppo in tutta Italia continuano a verificarsi episodi di intolleranza e violenza nei confronti di gay, lesbiche e transessuali, non ultima quella avvenuta a Roma il 13 maggio scorso: un blitz nelle sedi del Gay Center e del PD di Testaccio ad opera di esponenti di Forza Nuova. Violenze e intolleranze che pongono con allarme l'urgenza di una riflessione e di una tutela maggiore della libertà delle persone più deboli della nostra società.
La vicenda dei diecimila omosessuali nei campi di concentramento, contrassegnati prima dal bracciale giallo e quindi dal triangolo rosa, è stata superata dall'umanità ma non dimenticata. Il sacrificio di quei martiri si pone in comunità con tutti i martiri della Resistenza e della Guerra di Liberazione a monito per il futuro e a magistero del progresso delle nuove generazioni.
L'ANPI di Roma esprime la totale solidarietà alle vittime delle discriminazioni omofobe, e si augura che tutta la società, dai cittadini alle istituzioni, lottino e si adoperino per il pieno raggiungimento della parità di diritti, a prescindere dal genere e dall'orientamento sessuale.