«Ignobile la distruzione della targa commemorativa di Giacomo Matteotti, il deputato socialista rapito a Roma il 10 giugno 1924 dai sicari di Mussolini per vendicare la pubblica denuncia dei crimini del fascismo ed il cui corpo fu ritrovato vicino Riano.
Il gesto vandalico è sintomatico di una recrudescenza troppo spesso sottovalutata anche nel nostro Paese quando non di fatto tollerata e rispetto alla quale è ancora del tutto insufficiente l'applicazione dei principi della Costituzione repubblicana e delle leggi Scelba e Mancino contro l'apologia del fascismo e del razzismo.
Bene farà l'amministrazione se la ripristinerà immediatamente, proprio li dov'era posta nel luogo del rapimento, a ricordo del consapevole sacrificio della vita di quanti si opposero fin dall'inizio del fascismo alla soppressione delle libertà. Il monito alla vigilanza antifascista ci viene proprio dalla storia del nostro paese che questi gesti vogliono offendere, vigilanza necessaria fin dal manifestarsi di tali fenomeni.
Monito che ci viene ripetuto anche dall'Europa, dove troppi paesi soffrono ormai la presenza attiva di partiti razzisti e neofascisti. Proprio nel giorno in cui si ha notizia di arresti per pestaggi a danno di giovanissimi in centro, Invitiamo le pubbliche autorità a perseguire gli autori di tali gesti e ad osservare la più alta vigilanza in occasione della prossima ricorrenza del giorno della memoria della deportazione italiana dei cittadini ebrei e degli italiani che hanno subìto la deportazione.
Ci auguriamo che tutti esprimano, inoltre, ferma condanna nei confronti di tutti i fascismi che provano a riemergere in questa città, spesso sottodimensionati a fenomeni di piccola portata, specie nelle periferie».