L’ANPI –
Comitato Provinciale di Roma vi invita alla presentazione del volume:
UNA VITTORIA AMARA
DIARI E LETTERE DI GIULIO TAMASSIA E DI SUA MOGLIE BIANCA (1943-45)
INTRODUZIONE DI MARIO AVAGLIANO
MARLIN EDITORE (ISBN 978-88-6043-081-6) Collana ‘Filo Spinato 6’
UNA VITTORIA AMARA
DIARI E LETTERE DI GIULIO TAMASSIA E DI SUA MOGLIE BIANCA (1943-45)
INTRODUZIONE DI MARIO AVAGLIANO
MARLIN EDITORE (ISBN 978-88-6043-081-6) Collana ‘Filo Spinato 6’
Mercoledì 22
maggio 2013 alle ore 18 presso la Casa della Memoria e della Storia
via San Francesco di Sales, 5 – Roma (zona Trastevere)
In pagine
straordinarie che riflettono glie eventi alla luce di un commosso amor di
patria, la storia esemplare di un alto ufficiale e della sua famiglia durante
la guerra di liberazione. Il generale Giulio Tamassia fi tra i protagonisti
della Resistenza a Roma.via San Francesco di Sales, 5 – Roma (zona Trastevere)
Insieme all’autore intervengono:
Mario Avagliano, storico, vice presidente Anpi Roma
Giuliano Manzari, vice presidente nazionale ANCFARGL e direttore del Centro studi e ricerche sulla guerra di Liberazione
Alessandro Portelli, presidente del circolo ‘Gianni Bosio’
IL LIBRO
Costruito
sapientemente come un puzzle o un mosaico volto a narrare il tragico biennio
1943-45, dallo sbarco angloamericano in Sicilia alla fine dell’immane conflitto
mondiale, il libro raccoglie ampi stralci dei diari e della corrispondenza di
un alto ufficiale dell’esercito italiano e di sua moglie, oltre che di alcuni
loro parenti ed amici. L’alto ufficiale è il generale Giulio Cesare Tamassia,
che dopo l’armistizio del settembre 1943 da Trieste raggiunge la capitale e
vive i nove mesi di “Roma città aperta”, collaborando al Fronte militare
clandestino, al fianco del colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo.
Medaglia d’argento al valor militare, dopo la liberazione di Roma fu nominato
Comandante del Presidio Militare della capitale. La moglie, Bianca Mazzarotto,
è una donna dal carattere forte, colta, apprezzata come scrittrice e studiosa
di letteratura. Trasferitasi da Trento con il figlioletto Renato a Venezia e
poi a Scomigo, in provincia di Treviso, segue di qui giorno per giorno, con
trepidazione, le sorti del marito e dell’Italia. La loro è una testimonianza
avvincente di quel periodo storico. Le difficoltà della vita quotidiana, la
nostalgia della libertà, il dolore per la patria ferita, la disperazione per i
tanti morti e le drammatiche devastazioni sono i temi ricorrenti di queste
pagine, insieme alla constatazione che, fra tante speranze, la lotta di
liberazione fu anche apportatrice di amare disillusioni.
L’AUTORE
Renato
Tamassia è nato a Trento nel 1940. Ha vissuto a Roma e poi a Venezia, dove ha
compiuto gli studi, poi di nuovo a Roma dove attualmente risiede. Laureato in
archeologia, ha seguito corsi di perfezionamento a Parigi e ha lavorato presso
le università di Siena e di Perugia, partecipando contemporaneamente a campagne
di scavo in Italia e nel Vicino Oriente. Negli ultimi anni i suoi interessi si
sono concentrati sulla storia contemporanea e in particolare sugli anni della
seconda guerra mondiale e della resistenza. In questa prospettiva ha curato la
pubblicazione del romanzo inedito di sua madre, Bianca Tamassia Mazzarotto, La
miniatura sepolta (2010), che si svolge appunto in quegli anni.
L’ASSAGGIO
“ … Dal
ponte sul Fersina mi accorgo che non c’è più. Il 13 maggio alle ore 14 la
nostra casa, la bella casa tanto amata casa nostra, ha cessato di esistere. Un
cumulo di macerie. Resta su uno spigolo della cucina. Hanno trovato subito i
cadaveri dell’avvocato e della Signora Slucca. Rita è stata trovata solo ieri
mattina presso il cancello, senza una mano, con la testa schiacciata, già
decomposta in parte … “