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Messaggio di auguri del presidente ANPI Provinciale di Roma

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Carissime compagne e carissimi compagni,
l'anno che va terminando è stato per molti aspetti significativo. Le tensioni internazionali già esistenti si sono aggravate con la minaccia di nuove guerre in ogni angolo del pianeta, con rischi di conflitti addirittura nucleari, con gravi attacchi terroristici in Europa e non solo, in uno scenario che ad oltre 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale minaccia nuovamente la pace mondiale. La nuova corsa agli armamenti, il continuo ricorso alla guerra come mezzo di risoluzione dei contrastanti interessi delle grandi potenze e dei loro alleati, unito allo sfruttamento senza limiti delle risorse naturali e alla creazione di vaste aree affamate e di povertà nel pianeta, spingono il mondo verso nuove pericolose difficoltà. Il nostro paese non fa eccezione.

In tutta Europa assistiamo inoltre ad un generale impoverimento delle popolazioni, provate da una lunga crisi e dalle politiche economiche e sociali d’austerità imposte dagli organismi europei e nazionali. La mancanza di lavoro, di una retribuzione dignitosa e di prospettive soprattutto per i giovani e per le donne; le pensioni sempre più povere per i meno giovani; il taglio dei servizi e l’aumento dei costi della sanità, dell’istruzione, degli alimenti provocano ormai e sempre più un senso di abbandono dei cittadini da parte delle istituzioni. I modesti risultati positivi fatti registrare ultimamente in Italia non sono sufficienti a recuperare i livelli pre crisi. Questo è il brodo di coltura dei vecchi fascismi e razzismi che in tutta Europa rialzano la testa, che trova nelle migrazioni di popolazioni in fuga da guerre, dittature e cambiamenti climatici i responsabili del disagio sociale e il falso nemico contro cui combattere.
Il nostro paese non fa eccezione neanche in questo: l’odio per il diverso e lo straniero, la delegittimazione dell’avversario, il rigurgito di gruppi e partiti fascisti dei quali l'ANPI chiede da tempo lo scioglimento, hanno assunto una dimensione che non è più possibile ignorare, nei confronti dei quali è necessario dichiarare quella tolleranza zero che promana dai principi e dal dettato della Costituzione figlia della Resistenza.
Il 1 gennaio ricorrerà il 70mo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, la Carta della Repubblica che riconobbe, dopo la Liberazione dal fascismo, la tutela delle libertà e dei diritti fondamentali. Molto è stato fatto da allora per la sua applicazione e la sua difesa dai ripetuti attacchi subiti, garantendo con la conservazione del suo impianto elementi irrinunciabili di coesione sociale, ma la continua inapplicazione del dettato costituzionale in molte parti fondamentali ha eroso il tessuto sociale e democratico del nostro paese. La sua applicazione rappresenta invece ancora oggi, oltre che un dovere dei cittadini e della Repubblica, la risposta della Resistenza alla crisi che attraversiamo, risposta fatta di sovranità popolare, di diritti inviolabili dell’uomo, di lavoro e di pace.

Il 2017 ha portato con sé tuttavia anche segnali di incoraggiamento, costituiti anzitutto dalla volontà di partecipazione del popolo italiano, espressasi dopo il referendum del dicembre 2016 in larghi movimenti sindacali e giovanili e in un enorme movimento femminista. Per l’ANPI Provinciale un anno di grande impegno all’insegna della difesa della Costituzione e del tener viva la memoria storica e la tensione morale della Resistenza e della Liberazione contro le barbarie nazifasciste. Impossibile ricordare tutte le iniziative politiche, culturali e di ricerca messe in campo dal provinciale e dalle sezioni, ma abbiamo incontrato le nuove generazioni nelle scuole e nelle università; siamo stati con i cittadini e con i migranti, da Ostia, al Tiburtino, a Tor Bella Monaca, al Trullo, in provincia e nei tanti cortei cittadini e nazionali con le associazioni, i movimenti, i partiti e i sindacati democratici, tanto da poter ritenere che la Resistenza sia ancora viva e vitale. Sono state fondate diverse nuove sezioni, in città e in provincia, che hanno visto affluire nuove preziose adesioni, da Villa Gordiani a Valle Aurelia, da Genzano a Ladispoli, a Lanuvio e Subiaco. Si è tenuto il nuovo congresso a Bracciano e si è tenuta al Tiburtino III una partecipata assemblea per discutere della necessità dell’antifascismo e della costituzione della prossima sezione Tiburtino Pietralata, che il direttivo provinciale sarà prossimamente chiamato ad autorizzare, con la collaborazione della limitrofa sezione di Casalbertone.

Vanno sorgendo, in diverse parti di Roma ed in provincia, dei coordinamenti antifascisti che riuniscono attorno all’Anpi, che si pone al loro servizio, partiti e movimenti, sindacati e associazioni territoriali. Così come vanno approvandosi, già in alcuni municipi di Roma e già in provincia, su iniziativa e stimolo dell’ANPI, delibere comunali e mozioni antifasciste, che negano spazi pubblici a chi non si riconosce nella Costituzione e non garantisce per iscritto il pieno rispetto delle leggi Scelba e Mancino.
Insisteremo per il riconoscimento della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla città di Roma per i fatti della Resistenza, mentre la magistratura, con una importante sentenza del Tribunale di Tivoli, ha condannato il sindaco di Affile per apologia del fascismo, in ragione della costruzione del mausoleo intitolato al criminale di guerra Rodolfo Graziani, disponendo un risarcimento in favore dell’Anpi, custode dei valori della Resistenza e perciò ammessa parte civile nel processo in persona del presidente nazionale.

Lavoriamo con umiltà per una grande manifestazione antifascista il prossimo 25 aprile, di cui avvertiamo un gran bisogno, perché sia celebrato anche festosamente con tutti gli antifascisti, i cittadini, le Istituzioni, i partiti politici, i movimenti, i sindacati e le associazioni che si riconoscono nei valori di pace, libertà e giustizia sociale della Resistenza, festa della Liberazione dalle barbarie nazifasciste, dall’oppressione di ogni libertà per il popolo e per i lavoratori, dall’occupazione brutale di chi scatenò guerre di conquista e di sterminio, di chi deportò e sterminò milioni di persone; la riconquista della dignità di Paese libero e democratico con il fondamentale contributo della lotta partigiana, che grazie al sacrificio di due generazioni poté accogliere le truppe alleate a testa alta, perché il nostro popolo aveva combattuto, perché la Resistenza è stata ed è un fatto di popolo. Lavoriamo per una grande corale risposta ad ogni nuovo tentativo fascista, di forte monito ad ogni suggestione autoritaria, che valga ogni giorno dell’anno.
Nel ringraziare il direttivo per l’importante lavoro svolto e i tanti nostri iscritti che sono impegnati nelle scuole, nei posti di lavoro, nei quartieri anche della periferia e della provincia, spesso periferia delle periferie, richiamo l’importanza decisiva di una sempre più preziosa militanza consapevole ed attiva, al servizio dei simpatizzanti, di tutti i sinceri democratici e antifascisti affinché le conquiste della Resistenza e della Guerra di Liberazione siano ancora motore di pace, di progresso e di giustizia sociale.
A tutte e tutti gli iscritti, a nome del comitato direttivo provinciale dell’ANPI di Roma, auguro quindi buone feste per chi le fa e un sereno anno nuovo, pieno di soddisfazioni personali e con essi di nuovi frutti della nostra causa comune.
Un caro saluto

Fabrizio De Sanctis

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