L’ANPI di Roma il 16 settembre 2013, alla Casa della Memoria e della Storia di Roma, ha organizzato il convegno “La battaglia per Roma 8-9-10 settembre 1943”, al quale sono intervenuti come relatori il Colonnello Antonino Zarcone, Capo dell’Ufficio Storico dello Stato maggiore Esercito e il Colonnello Claudio Ladisi, del Comando reggimentale addestrativo della Scuola di Fanteria di Cesano, mentre per l’ANPI di Roma hanno parlato il presidente Francesco Polcaro e il vicepresidente vicario Ernesto Nassi.
Il convegno è stato interessante e franco, con domande anche scomode, alle quali hanno risposto puntualmente i relatori. Particolarmente utili, storicamente, gli interventi del Colonnello Zarcone, che ha illustrato lo scenario degli scontri avvenuti in quelle ore, illustrando in modo chiaro e comprensibo, con l'ausilio di un dvd, gli schieramenti italiani e tedeschi a Roma e nei suoi dintorni. Il Colonnello Ladisi ha portato il saluto ed espresso il rincrescimento del generale Maione, assente per causa di forza maggiore, in quanto convocato urgentemente dai suoi superiori.
Durante il convegno si sono ricordati diversi episodi delle tre giornate, compresi i comportamenti vigliacchi dei tedeschi a danno dei militari italiani, alla Magliana in particolare; si è discusso in merito allo spostamento deciso da Roatta di truppe italiane verso Tivoli, dando l’impressione (secondo noi) che il re e il suo seguito, in testa il Capo del Governo Badoglio, Ambrosio, ministri e altri, così avessero via libera per la fuga da Roma in direzione di Ortona, per imbarcarsi verso Brindisi, dove c’erano gli alleati.
Si è ricordato il “pranzo regale” il giorno 9 settembre 1943, nel castello di Crecchio (CH), ospiti del barone de Riseis, ex federale di Napoli 1930-32, mentre a Roma e in altre località d’Italia militari e civili morivano combattendo contro i tedeschi.
Nel corso del convegno si è anche sottolineato il contributo dei civili al fianco dei militari e le richieste degli antifascisti di avere delle armi dai militari per combattere i tedeschi. Richieste accolte dal generale Carboni (responsabile per la difesa di Roma) che decise di dare le armi, nascoste in luoghi segreti, ai comunisti Longo e Trombadori, consegnate dal figlio di Carboni Guido (in seguito morto in combattimento) e nascoste in varie zone della città, per essere usate l’indomani.
Si sono ricordate le battaglie di Porta S.Paolo, della Montagnola, Monterosi, Monterotondo, Villa Doria ad Albano, e altri diversi episodi.
I relatori hanno concordato nel riconoscere a militari e civili un ruolo straordinario, nonostante la scarsità di armi e di equipaggiamento, pagando con la vita il loro coraggio: oltre 400 morti militari e oltre 200 i civili, tra cui 27 donne e una suora.
Roma, abbandonata dal re e dal governo, ha saputo difendersi, grazie ai ragazzi militari e al “popolino” romano, nonostante i fuggitivi non avessero lasciato nessuna disposizione o tattica difensiva; i comandi militari non ricevettero l’ordine esecutivo, che era contemplato nella OP.44. A palazzo Caprara, sede del Ministero della guerra, le pagine della OP.44, firmate per ricevuta, vennero bruciate.
Si è parlato della Commissione Palermo indetta per “la mancata difesa di Roma” e dei suoi scarsi risultati.
In conclusione, il convegno, che ha visto per la prima volta assieme militari e ANPI, a Roma, è stata una esperienza altamente positiva, che il folto pubblico presente ha mostrato di gradire, indicando che la collaborazione tra militari e rappresentanti dei partigiani merita di essere ripetuta, proprio per capire cosa sono stati i giorni della battaglia per Roma e della Guerra di Liberazione.
La collaborazione tra ANPI e militari si è concretizzata a seguito della audizione di Mario Merlino agli allievi della Scuola di Fanteria di Cesano, che l’ANPI ha fortemente stigmatizzato, chiedendo come mai fosse stato possibile permetterlo. Il 5 luglio, gli esponenti dell'ANPI di Roma sono stati invitati ad andare a parlare agli allievi della Scuola di Fanteria a Cesano. L’incontro si è svoltto nel cinema della scuola, alla presenza di oltre 300 allievi. Il Comandante della scuola, il generale di Brigata, Giovanni Maione e il vice Comandante, generale di Brigata paracadutista, Massimo Mingiardi, hanno ospitato il presidente Polcaro e il vicepresidente Vicario Ernesto Nassi dell’ANPI, con affabilità e cortesia, invitandoli dopo l’incontro a visitare la caserma e a pranzare con loro, nella mensa assieme ai soldati.
E’ stata una esperienza positiva, apprezzata e meritevole di ulteriori occasioni d’incontro.
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