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Ordine del giorno 25 giugno 2020 approvato all'unanimità dal direttivo del Comitato Provinciale dell'ANPI di Roma

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Il comitato direttivo provinciale dell'ANPI di Roma valuta con grande preoccupazione la crisi economica aggravatasi in tutto il mondo a seguito dell'esplosione dell'emergenza sanitaria, rilevando il pericoloso aggravarsi delle tensioni internazionali, dell'affermazione di nuovi regimi autoritari e dell'esplosione di proteste popolari, di cui quella statunitense assume un significato particolarmente importante per la potenza e la modernità di quel paese. Considerato che un singolo episodio, quale la brutale uccisione di George Floyd di cui ricorre oggi il trigesimo, di per sé non può mai essere causa di una tale generalizzata protesta, essa manifesta un disagio profondo non solo della popolazione di colore, ma di una democrazia escludente dal benessere e dal progresso larghe fasce di  popolazione. La spirale povertà, tumulti e repressione riguarda tutti e non può vederci indifferenti. A gravi violazioni dei diritti umani assistiamo inoltre in molte parti del mondo, dal Brasile alla Turchia, come alla negazione del diritto all'autodeterminazione dei popoli, come per il popolo palestinese e quello curdo. Il nostro impegno internazionalista, la nostra fede nella libertà e nell'amicizia tra tutti i popoli ci determinano quindi a partecipare attivamente alle manifestazioni che si terranno domani venerdì 26 giugno alle ore 16,00 a Castro Pretorio in difesa del Group Yorum, vittima simbolo della repressione in Turchia ed alla manifestazione di sabato 27 giugno alle 16,00 in Campidoglio contro il piano Trump di annessione ad Israele di territori palestinesi occupati dal 1967 e per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Per l'applicazione delle risoluzioni internazionali che prevedono la pacifica coesistenza di due popoli e di due Stati, contro un piano che rappresenta una vera propria miccia nella polveriera del medioriente, per il diritto dei palestinesi a vivere sulla propria terra nella libertà e nella dignità del proprio popolo.
Nel nostro paese l'aggravarsi della crisi economica dovuta all'emergenza sanitaria ha già prodotto un milione di poveri in più secondo l'Istat dall'inizio di marzo, mentre ancora non si erano recuperati i livelli di produzione pre-2008. A settembre, con la temuta ripresa dei licenziamenti e degli sfratti, rischiamo di entrare in una nuova e terribile fase politica, economica e sociale.
Per questo manifestiamo solidarietà alle manifestazioni odierne dei metalmeccanici e dei lavoratori della scuola ed alle loro giuste rivendicazioni, come abbiamo solidarizzato con lo sciopero dei braccianti agricoli. E' necessario intervenire subito con coraggiosi provvedimenti di applicazione integrale dei fondamentali principi costituzionali, lascito e monito dell'antifascismo, della Resistenza e della Guerra di Liberazione, non basterà comunque affidarsi agli aiuti UE ma sarà necessario intervenire strutturalmente perché tutto non ritorni come prima, cominciando da un serio intervento di riforma fiscale, progressiva come vuole la Costituzione, ed al reperimento di tutte le risorse necessarie a rafforzare la sanità pubblica, anche per i temuti rischi di una ripresa dell'emergenza sanitaria, come è necessario rafforzare con nuove risorse il sistema dell'istruzione pubblica, oppure la ripresa autunnale sarà una semplice chimera e non potrà avvenire in sicurezza per studenti, insegnanti e famiglie. Bisogna che sia chiaro a tutte e a tutti che in mancanza dell'integrale applicazione dei principi costituzionali, la propaganda dell'estrema destra italiana, non solo fascista, sarà sempre più forte e comporterà gravi rischi di degenerazione del nostro sistema democratico e delle nostre libertà. Anche per questo insistiamo con determinazione nel segnale necessario e dovuto dello scioglimento di tutti i partiti e i movimenti che si rifanno direttamente al fascismo e alla passata dittatura.
Il comitato direttivo provinciale impegna i propri organismi a:
       convocare una nuova assemblea cittadina ponendo all'odg questi temi politici ed il contrasto ai fascismi;
       sostenere il prossimo 5 luglio l'iniziativa di solidarietà promossa dalla Libera Assemblea Centocelle davanti al locale "La pecora elettrica", contro le mafie che soffocano la città;
       organizzare per il 6 luglio, con il nazionale, i sindacati dei lavoratori e le associazioni della Resistenza, la celebrazione del sessantesimo del 6 luglio 1960, manifestazione cittadina e movimento nazionale che costrinse alle dimissioni il governo Tambroni nato dall'appoggio del partito fascista di allora l' MSI;
       convocare l'Assemblea dei presidenti e dei segretari di sezione il 9 luglio prossimo;
       organizzare iniziative ad ogni livello per sensibilizzare la cittadinanza e dare indicazione di voto contrario al referendum costituzionale di settembre, col quale è previsto il taglio della rappresentanza democratica, quale nuovo attacco al sistema democratico parlamentare.
25 giugno 2020
Approvato all'unanimità




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