Appuntamento a Porta San Paolo alle ore 17,30
Il 6 luglio 1960 a Roma, come in quei giorni in tutta Italia, le donne e gli uomini della Resistenza, attraverso una mobilitazione unitaria, chiamarono a raccolta le forze politiche e sindacali del paese per difendere le conquiste nate dalla lotta alla tirannia nazifascista, con una mobilitazione che costrinse alle dimissioni il governo Tambroni tenuto in piedi dai voti del MSI, ovvero di chi proclamava l'eredità del fascismo a 15 anni dalla Liberazione. La scintilla delle proteste fu la provocazione fascista che avrebbe voluto radunarsi a congresso a Genova, città Medaglia d’Oro per la Guerra di Liberazione. A sessant'anni da quella mobilitazione ricordiamo in tutta Italia e rivendichiamo quell'unità antifascista. Quell'unità antifascista, oggi come ieri rappresenta il baluardo posto a difesa della Repubblica, della Costituzione e della sua attuazione. Come nella Resistenza uomini e donne di diverso orientamento politico e culturale si unirono contro i nazifascisti per riscattare il paese e la dignità del popolo italiano, oggi l’Italia democratica e antifascista ricorda quelle giornate come momento cruciale di sviluppo della Repubblica nata dall'antifascismo e dalla Resistenza. L'antifascismo è ancora valore portante e cemento della nostra convivenza civile ed oggi come allora non solo movimento morale ma teoria dello Stato improntato ai principi fondamentali della Costituzione di libertà, di uguaglianza, di democrazia e di giustizia sociale. Il prossimo 6 luglio alle ore 17,30 saremo al Memoriale della Resistenza di Porta San Paolo per rinnovare, nel nome dei combattenti della Libertà e dei caduti di quelle giornate del luglio 1960, il nostro impegno civile, sociale e politico di cittadine e cittadini liberi.
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