Ci ha lasciato Vanda Prosperi, ultima e instancabile testimone del feroce rastrellamento del Quadraro ad opera dei nazisti
I funerali si svolgeranno nella Chiesa di San Giuseppe Cafasso in via Camillo Manfroni, 2
Venerdì 6 dicembre alle ore 11:00
Una sua intervista:
https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/forme/i-vuoti-di-memoria-e-le-bottiglie-del-quadraro/
Il 17 aprile 1944, più di novecento uomini tra i 15 e i 60 anni furono deportati prima nei campi di smistamento di Fossoli (Modena) poi nei campi di lavoro in Germania come lavoratori-schiavi impiegati nelle fabbriche chimiche e siderurgiche del terzo reich. La metà tornò a casa. Molti, una volta a Roma, morirono a causa delle esalazioni respirate nelle fabbriche. Il rastrellamento ebbe a capo Herbert Kappler, sanguinario comandante della Gestapo (la polizia segreta della Germania nazista) a Roma e mandante-esecutore del massacro delle Fosse Ardeatine del 24 marzo. In questa borgata erano attive formazioni partigiane del Partito comunista clandestino, del Partito d’Azione, del Partito socialista, di Bandiera Rossa e del Fronte militare clandestino della Resistenza. Da qui partivano le operazioni di sabotaggio delle truppe naziste situate sul fronte di Anzio e Cassino. Un territorio che era stato identificato come VIII zona (insieme a Tor Pignattara, Pigneto, Quarticciolo, Centocelle e Certosa) durante l’occupazione nazista (dal 10 settembre 1943 al 4 giugno 1944) quando Roma fu divisa dal Comitato di Liberazione Nazionale in otto zone per coordinare meglio la lotta contro i nazifascisti. Per dovere di cronaca, Kappler non pagò mai per i suoi crimini e si spense nel 1978 in Germania circondato dall’affetto dei suoi cari.