Smuraglia: la pace ha bisogno di unità e coesione.
dal sito dell'ANPI nazionale
LETTERA DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI, CARLO SMURAGLIA, AI PROMOTORI DELLE DUE PROSSIME INIZIATIVE NAZIONALI SULLA PACE.
L’ANPI ha ricevuto diversi inviti, da Associazioni diverse, per la marcia della Pace e per un’altra iniziativa, a Firenze, il 21 settembre, con un notevole sconcerto. Possibile che in un momento così delicato e pericoloso in tutto il mondo, per la pace e per la convivenza pacifica dei popoli, si verifichi una divisione (peraltro poco comprensibile, per ciò che attiene alle motivazioni) fra i componenti delle Associazioni che – tradizionalmente – si sono occupate della pace nel mondo e quelli di Associazioni più di recente costituite?
L’ANPI non può che richiamare tutti alla consapevolezza della gravità del momento ed invitare, ugualmente tutti, a ritrovare la strada della coesione e dell’impegno comune, per quello che è e resta l’obiettivo di tutti, cioè la pace.
Noi auspichiamo sinceramente che la marcia Perugia-Assisi sia l’occasione per ricostruire l’unità perduta e per dar vita ad una grandiosa e unitaria manifestazione, alla quale non mancherà di aderire, come ha sempre fatto. Ma non sarebbe concepibile una partecipazione effettiva, se la marcia fosse il centro di contrasti e del conflitto fra bandiere diverse.
Naturalmente, l’adesione dell’ANPI per le iniziative in corso (la marcia di ottobre e la manifestazione fiorentina del 21) è scontata, come per tutte le manifestazioni che - su base unitaria - siano dirette a realizzare l’obiettivo, oggi così difficile, della pace nel mondo.
Ma vorremmo, per poter andare al di là di una semplice adesione, vedere ricostruita l’unità fra le varie organizzazioni e il coordinamento fra le varie iniziative.
Non intendiamo porre condizioni, ma solo manifestare la nostra preoccupazione e il nostro sconcerto ed esprimere la speranza, che al più presto, si torni a quell’unità che in tema di pace, come in tante altre materie fondamentali, è davvero imprescindibile.
Con i più cordiali saluti,
prof. Carlo Smuraglia
Milano 16 settembre 2014
dal sito dell'ANPI nazionale
LETTERA DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI, CARLO SMURAGLIA, AI PROMOTORI DELLE DUE PROSSIME INIZIATIVE NAZIONALI SULLA PACE.
L’ANPI ha ricevuto diversi inviti, da Associazioni diverse, per la marcia della Pace e per un’altra iniziativa, a Firenze, il 21 settembre, con un notevole sconcerto. Possibile che in un momento così delicato e pericoloso in tutto il mondo, per la pace e per la convivenza pacifica dei popoli, si verifichi una divisione (peraltro poco comprensibile, per ciò che attiene alle motivazioni) fra i componenti delle Associazioni che – tradizionalmente – si sono occupate della pace nel mondo e quelli di Associazioni più di recente costituite?
L’ANPI non può che richiamare tutti alla consapevolezza della gravità del momento ed invitare, ugualmente tutti, a ritrovare la strada della coesione e dell’impegno comune, per quello che è e resta l’obiettivo di tutti, cioè la pace.
Noi auspichiamo sinceramente che la marcia Perugia-Assisi sia l’occasione per ricostruire l’unità perduta e per dar vita ad una grandiosa e unitaria manifestazione, alla quale non mancherà di aderire, come ha sempre fatto. Ma non sarebbe concepibile una partecipazione effettiva, se la marcia fosse il centro di contrasti e del conflitto fra bandiere diverse.
Naturalmente, l’adesione dell’ANPI per le iniziative in corso (la marcia di ottobre e la manifestazione fiorentina del 21) è scontata, come per tutte le manifestazioni che - su base unitaria - siano dirette a realizzare l’obiettivo, oggi così difficile, della pace nel mondo.
Ma vorremmo, per poter andare al di là di una semplice adesione, vedere ricostruita l’unità fra le varie organizzazioni e il coordinamento fra le varie iniziative.
Non intendiamo porre condizioni, ma solo manifestare la nostra preoccupazione e il nostro sconcerto ed esprimere la speranza, che al più presto, si torni a quell’unità che in tema di pace, come in tante altre materie fondamentali, è davvero imprescindibile.
Con i più cordiali saluti,
prof. Carlo Smuraglia
Milano 16 settembre 2014