“Il monumento dedicato a Francesco Cecchin, costato 102.000 euro, è un'indecente operazione nostalgica e fascista dal chiaro sapore elettorale oltre che uno spreco di soldi pubblici". Così Vito Francesco Polcaro, presidente dell’Anpi di Roma, ha commentato l’opera commemorativa apparsa stamane a Piazza Vescovio e dedicata al militante del Fronte della Gioventù morto nel 1979.
"Al sindaco Alemanno non era bastata l'intitolazione del giardino di due anni fa, tra bandiere con l’effige celtica e il picchetto d’onore dei camerati con teste rasate e magliette nere?", ha continuato Polcaro. “La verità è che si tratta una indecente operazione nostalgica e fascista a ridosso delle elezioni amministrative in una città dove negli ultimi anni sono all’ordine del giorno episodi di squadrismo ad opera di movimenti di estrema destra. E’ evidente l’intento di strumentalizzare un episodio e marcare il territorio, in un quartiere che la destra ha sempre considerato esclusivo”.
“Chi rappresenta tutti i cittadini non può prendere iniziative di parte e dovrebbe spiegare come sia possibile che il patto di stabilità permetta di trovare fondi per monumenti e finanziamenti a Casa Pound, e non per interventi di estrema necessità come mettere in sicurezza le scuole o intervenire in favore dei disabili. Nel municipio della toponomastica intitolata a Cecchin, ad esempio, si attende ancora l’abbattimento del padiglione con l’amianto della scuola Ferrini, o l’ascensore per disabili alla Santa Maria Goretti.”
"Al sindaco Alemanno non era bastata l'intitolazione del giardino di due anni fa, tra bandiere con l’effige celtica e il picchetto d’onore dei camerati con teste rasate e magliette nere?", ha continuato Polcaro. “La verità è che si tratta una indecente operazione nostalgica e fascista a ridosso delle elezioni amministrative in una città dove negli ultimi anni sono all’ordine del giorno episodi di squadrismo ad opera di movimenti di estrema destra. E’ evidente l’intento di strumentalizzare un episodio e marcare il territorio, in un quartiere che la destra ha sempre considerato esclusivo”.
“Chi rappresenta tutti i cittadini non può prendere iniziative di parte e dovrebbe spiegare come sia possibile che il patto di stabilità permetta di trovare fondi per monumenti e finanziamenti a Casa Pound, e non per interventi di estrema necessità come mettere in sicurezza le scuole o intervenire in favore dei disabili. Nel municipio della toponomastica intitolata a Cecchin, ad esempio, si attende ancora l’abbattimento del padiglione con l’amianto della scuola Ferrini, o l’ascensore per disabili alla Santa Maria Goretti.”