In occasione del 70° anniversario della Resistenza,Sabato 20 aprilealle ore 10 pressoForte
Bravetta, via di Bravetta 739, che saràaperto
al pubblico per l’occasione, l’Associazione Nazionale
Partigiani d’Italiasezione
Trullo-Magliana“Franco
Bartolini” di Roma effettuerà la visita
guidata con la presentazione del libro:
“Forte Bravetta. Una fabbrica di morte dal fascismo al primo dopoguerra” di Augusto Pompeo, Odradek Edizioni.
“Forte Bravetta. Una fabbrica di morte dal fascismo al primo dopoguerra” di Augusto Pompeo, Odradek Edizioni.
Ne discutiamo con l’autore
ed il ricercatore Dario Scatolini insieme al presidente provinciale ANPI
Roma Francesco Polcaro. Introduce
il segretario della sezione Trullo-Magliana Michele Addonizio.
Il Forte
Bravetta per anni è stato un luogo sconosciuto alla maggioranza dei romani,
nascosto, dentro un parco. Quasi volesse mitigare il dolore che custodiva. Era
l’ultima tappa di un percorso che accomunava molte persone durante
l'occupazione tedesca della capitale: quelle che avevano scelto la strada della
Resistenza, che passava spesso per Via Tasso, per Regina Coeli e si concludeva
al Forte in cui avvenivano le fucilazioni.Forte Bravetta, uno dei tanti forti
militari che circondano Roma, è tristemente noto per avere ospitato, su un
terrapieno posto al suo interno, le condanne a morte eseguite nella città di
Roma dal 1932 fino al 1945. I condannati erano rinchiusi, prima di essere
condotti al forte, nel carcere romano di Regina Coeli, e tutti poi fucilati
alla schiena come traditori, come voleva il codice penale fascista. Le condanne
considerate sono complessivamente centotrenta, delle quali cinquanta eseguite fino all'8
settembre 1943, su sentenze del Tribunale speciale per la Difesa dello Stato; settanta durante i nove mesi di
occupazione tedesca, su ordine delle autorità tedesche e diecidopola Liberazione, su
sentenze di tribunali italiani e angloamericani.
L'autore ha ricostruito le vicende di coloro
che terminarono la loro vita all'interno del forte sulla base di documenti
(fotografie, resoconti della polizia, relazioni dei questori, lettere dei
condannati e dei loro congiunti) e di interviste a testimoni di quei tragici
eventi relativi a un arco di tempo di grande importanza per la storia d'Italia:
l'ascesa e l'affermazione del fascismo, la Seconda guerra mondiale, la
Resistenza e la Liberazione.
Augusto
Pompeo (Roma 1945) Archivista di Stato, è titolare
della cattedra di Archivistica contemporanea presso la Scuola di Archivistica,
Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Roma. È autore di
pubblicazioni di storia e di storia delle istituzioni moderne e contemporanee e
collabora con il Centro Studi della Resistenza dell’Anpi di Roma e del Lazio.Dario Scatolini studioso di storia ha
collaborato alla ricerca per la realizzazione del libro.