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5 luglio 2017 Sez. Aurelio Cavalleggeri: anticipo proiezione film "Una vita difficile" di Dino Risi

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Il prossimo 5 Luglio  con un anticipo di due settimane sul Calendario stabilito, per l’avvicinarsi delle ferie estive – proietteremo, per il nostro Cineforum, il film di Dino Risi  “Una vita difficile”, con Alberto Sordi e Lea Massari. Film del 1961  “Una vita difficile” è considerato il capolavoro di Dino Risi e di Alberto Sordi, ma importante è anche la sceneggiatura di Rodolfo Sonego.



                                                            

Il film ripercorre alcuni momenti salienti della storia italiana: la Resistenza, dopo l’8 Settembre ‘43, la Liberazione, a Roma dopo il 4 Giugno ’44, il Referendum Monarchia-Repubblica del 1946 (mitica la scena della cena di Silvio ed Elena, in casa monarchica) l’attentato a Togliatti, del 14 Luglio 1948, la ricostruzione ed infine il boom economico e mette a nudo pregi e difetti di un’Italia piegata dal fascismo e dalla guerra, ma che sa rialzare la testa, di un’Italia prigioniera dei clan affaristici, che lucrano su miseria e ricostruzione (la corruzione non è cosa solo contemporanea), ma trovano comunque un contrasto in uomini come  Sordi-Magniozzi, il partigiano-giorrnalista idealista, che non vuole lasciare la sua città (Roma) e farsi emigrante e che magari piega la schiena per bisogno o per fare bella figura con la moglie Elena (Lea Massari), ma la sa rialzare nei momenti topici, per affermare - sempre e comunque - i suoi ideali, i suoi valori, la sua idea di una società pulita, libera e democratica, forse personificando lo spirito e la lettera  dell’”Ora e sempre Resistenza!!” di Piero Calamandrei.

Questa pellicola del 1961 -  al di là del finale rassicurante – lascia aperti alla riflessione dello spettatore molti interrogativi sul futuro di un Paese uscito annientato (ma non del tutto) dalla guerra. Interrogativi senza risposta (o magari a risposta difficile, come la vita del Partigiano comunista Silvio Magnozzi) che noi stessi ancora oggi, ad oltre 50 anni dal film, ci facciamo.

Per la sua attualità vale dunque la pena vederlo o rivederlo.
                                                                                               
                                                                                                  Il Presidente
                                                                                                   (Ugo Fanti)

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