Tra l’11 e il 13 marzo 1938, la Germania nazista annesse la confinante Austria. Questo evento è passato alla storia con il nome di “Anschluss” (annessione, unione).
Con l’annessione dell’Austria, i nazisti violarono i trattati di Versailles e di Saint-Germain del 1919 che proibivano espressamente l’unificazione di Austria e Germania, e fu il primo atto di espansione territoriale commesso dalla Germania nazista. Un primo tentativo di annessione dell'Austria c'era stato nel 1934 ma era fallito per l'opposizione dell'Italia fascista che temeva un forte stato tedesco ai diretti confini e le possibili mire ai territori ora italiani che erano stati sotto il dominio austriaco.
Nel 1938 la situazione in Europa era profondamente mutata: La politica francese e quella inglese parevano orientarsi deliberatamente verso un appeasement con la Germania e l’Italia, dopo l'aggressione all'Etiopia e le sanzioni da parte della Società delle Nazioni per volere di Francia ed Inghilterra, guardava ad un avvicinamento alla Germania nazista. Questa situazione lasciò mano libera a Hitler.
Nelle settimane successive all’annessione i nazisti imprigionarono gli oppositori politici, che insieme agli ebrei austriaci furono in larga parte deportati nei campi di concentramento. Fu organizzato un referendum sull’annessione per il 10 aprile, e l’Anschluss fu approvata dal 99,7% dei votanti: le procedure furono ampiamente controllate dai nazisti, e ad ampie fette della popolazione fu impedito di votare. Né Regno Unito né Francia presero posizioni dure contro l’annessione. Si calcola che oltre 60mila ebrei austriaci morirono nella Shoah, e proprio sul suolo austriaco venne aperto il campo di concentramento di Mauthausen, dove si stima siano morte tra le 200 e le 300mila persone. Anche migliaia di rom e sinti austriaci furono discriminati e deportati. La Cecoslovacchia, ora circondata da tre fronti dalla Germania, fu annessa nei mesi successivi: prima con i Sudeti, i territori nel nord ovest abitati da molti tedeschi, e poi con il resto del paese nel 1939. Il primo settembre 1939, con l’invasione della Polonia, sarebbe cominciata ufficialmente la Seconda guerra mondiale.
Con l’annessione dell’Austria, i nazisti violarono i trattati di Versailles e di Saint-Germain del 1919 che proibivano espressamente l’unificazione di Austria e Germania, e fu il primo atto di espansione territoriale commesso dalla Germania nazista. Un primo tentativo di annessione dell'Austria c'era stato nel 1934 ma era fallito per l'opposizione dell'Italia fascista che temeva un forte stato tedesco ai diretti confini e le possibili mire ai territori ora italiani che erano stati sotto il dominio austriaco.
Nel 1938 la situazione in Europa era profondamente mutata: La politica francese e quella inglese parevano orientarsi deliberatamente verso un appeasement con la Germania e l’Italia, dopo l'aggressione all'Etiopia e le sanzioni da parte della Società delle Nazioni per volere di Francia ed Inghilterra, guardava ad un avvicinamento alla Germania nazista. Questa situazione lasciò mano libera a Hitler.
Nelle settimane successive all’annessione i nazisti imprigionarono gli oppositori politici, che insieme agli ebrei austriaci furono in larga parte deportati nei campi di concentramento. Fu organizzato un referendum sull’annessione per il 10 aprile, e l’Anschluss fu approvata dal 99,7% dei votanti: le procedure furono ampiamente controllate dai nazisti, e ad ampie fette della popolazione fu impedito di votare. Né Regno Unito né Francia presero posizioni dure contro l’annessione. Si calcola che oltre 60mila ebrei austriaci morirono nella Shoah, e proprio sul suolo austriaco venne aperto il campo di concentramento di Mauthausen, dove si stima siano morte tra le 200 e le 300mila persone. Anche migliaia di rom e sinti austriaci furono discriminati e deportati. La Cecoslovacchia, ora circondata da tre fronti dalla Germania, fu annessa nei mesi successivi: prima con i Sudeti, i territori nel nord ovest abitati da molti tedeschi, e poi con il resto del paese nel 1939. Il primo settembre 1939, con l’invasione della Polonia, sarebbe cominciata ufficialmente la Seconda guerra mondiale.
Reparti d'assalto nazisti montano la guardia all'esterno di un negozio di proprietà di Ebrei, in Austria, poco dopo l'annessione del paese da parte della Germania. La scritta sui vetri recita: "Porco Ebreo, che le tue mani possano marcire e cadere!" Vienna, Austria, marzo 1938.